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Rimini Wellness 2014, il business del fitness

Rimini Wellness 2014, il business del fitness

Un giro d’affari da 10 miliardi di euro all’anno
Da oggi, 30 maggio, al 2 giugno Rimini torna a ospitare la tradizionale fiera internazionale che anticipa l’estate e l’imminente prova costume: Rimini Wellness.

La nona edizione della manifestazione permetterà di scoprire in anteprima le ultime novità in fatto di fitness, benessere, attrezzatture sportive, e darà il benvenuto a Food Well, innovativa sezione dedicata ad incontri divulgativi sulla sana e corretta alimentazione. Appuntamento da non perdere anche quello con i 4 finalisti di Amici attesi domani alle 14.30 sul palco allestito da Freddy al padiglione A2.

La rinomata meta di villeggiatura sulla riviera romagnola si conferma capitale mondiale degli affari nel settore del benessere e dell’attività fisica: sono attesi in questi giorni più di 244.532 visitatori (cifra raggiunta nell’edizione 2013) provenienti da oltre 60 Paesi.

In attesa di scoprire i nuovi attrezzi di lusso da testare in palestra nei prossimi mesi, diamo un occhio al giro d’affari legato al settore grazie ai dati più salienti forniti da Università Milano Bicocca – Centro Studi Bnl – AICEB.

Il solo comparto del fitness/wellness coinvolge in Italia circa 70mila addetti con oltre 30mila imprese distinte tra palestre, spa, centri estetici e centri benessere. I clienti annui sono circa 18 milioni per un fatturato di circa 10 miliardi all’anno.

Per quanto riguarda i centri sportivi legati al wellness, il fatturato 2013 è stimato in 3,5 miliardi di euro. L’Italia è il quarto mercato europeo per fatturato – dopo Regno Unito, Spagna e Germania – e il primo per numero di palestre con 8.500 club e oltre 5,5 milioni di iscritti.

Allargando lo sguardo all’intero comparto sport, questo determina in Italia un giro d’affari di 25 miliardi di euro l’anno, pari all’1,6% del Pil nazionale. In tutto, sono 807 le imprese italiane attive nella produzione di articoli sportivi, che generano 1,3 miliardi di interscambio all’anno. Le esportazioni di articoli sportivi in Italia, nel 2012, sono state pari a 770 milioni di euro, dirette per il 60,3% verso i Paesi dell’Unione Europea.

Considerando anche l’indotto, si arriva a circa 3 punti percentuali di Pil. Il valore della produzione, direttamente e indirettamente attivato dallo sport, è pari a oltre 50 miliardi di euro e si calcola che le entrate delle Amministrazioni pubbliche, attribuibili al comparto, ammontino a circa 5 miliardi di euro. In Italia, nel 2013 la spesa per lo sport delle famiglie è stata di circa 22 miliardi di euro, pari al 2,3% del totale dei consumi.

La principale voce di spesa è quella relativa all’abbigliamento e alle calzature (6,7 miliardi di euro), seguita dalle spese per lo sport attivo (3,3 miliardi) e dal turismo sportivo (2,9 miliardi).

Inaugurazione Rimini Wellness 2014