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Premio Strega 2015, vince il libro di Nicola Lagioia

“Ferocia”
Il vincitore della 69esima edizione del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega, è Nicola Lagioia con il suo “Ferocia”, edito da Einaudi (clicca qui per leggere un estratto del volume).

Incamerando ben 145 preferenze, Lagioia ha staccato di 56 voti il secondo classificato, Mauro Covacich in gara con il libro “La sposa” (Bompiani). Terzo in lista, con 59 punti, la favorita dai pronostici Elena Ferrante con “Storia della bambina perduta”.

Nella cinquina di testi finalisti anche “Chi manda le onde” (Mondadori) di Fabio Genovesi, il vincitore del Premio Strega Giovani 2015, a parimerito con “Come donna innamorata” (Guanda) di Marco Santagata.

Dopo la proclamazione al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, Nicola Lagioia, originario di Bari, ha ricevuto un premio di 5.000 euro e la classica bottiglia formato magnum di Liquore Strega. Ecco le prime parole a caldo dello scrittore: “Dedico a mia moglie la vittoria e questo libro. Senza di lei La ferocia non sarebbe stato possibile”.

Su 460 aventi diritto hanno votato in 368, dei quali 276 elettronicamente; solo 1 scheda nulla. Il seggio è stato presieduto da Francesco Piccolo vincitore della scorsa edizione del premio grazie al titolo “Il desiderio di essere come tutti”.

Nicola Lagioia

Le vacanze estive sono l’occasione giusta per approfondire la conoscenza delle ultime fatiche di questi scrittori.

Chiudiamo con la quarta di copertina del volume vincitore del Premio Strega 2015: “In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada statale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati dritti su di lei. Quando, poche ore dopo, la ritroveranno ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della piú influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosí? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli – in particolare quello con Michele, l’ombroso, l’instabile, il ribelle – può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell’azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo. L’intensità della scrittura – mai cosí limpida e potente – ci avviluppa in un labirinto di emozioni, segreti e scoperte, che interseca le persone e il loro mondo, e tiene il lettore inchiodato alla pagina”.

“Ferocia” di Lagioia