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Porta Nuova Milano, 100% al Qatar

Porta Nuova Milano, 100% al Qatar

Un progetto da 2 miliardi di euro
Si sa, gli emiri del Qatar hanno manie di grandezza.

Non contento di avere il controllo immobiliare del 40% dell’area di Porta Nuova, il gruppo Qatar Holding LLC, interamente controllato da Qatar Investment Authority, ha acquisito anche il restante 60%.

A seguito dell’accordo raggiunto con la società immobiliare internazionale Hines, il prestigioso quartiere meneghino che si estende all’ombra dell’UniCredit Tower, il grattacielo dell’archistar argentino Cesar Pelli, è passato al 100% nelle mani del fondo arabo.

Hines Italia Sgr continuerà a gestire i fondi d’investimento di Porta Nuova, property e project management invece sarà gestita da Coima della famiglia Catella.

Porta Nuova, al centro di un piano di rinnovamento urbano che ha ridisegnato lo skyline della città, possiede un valore di mercato pari a 2 miliardi di euro e si candida a location chiave di Expo 2015.

Wheatfield

In occasione dell’Esposizione Universale l’area ospiterà il progetto di Agnes Denes “Wheatfield”, un  campo di grano che si estenderà per oltre 5 ettari. Sabato scorso più di 5.000 persone hanno partecipato alla semina collettiva, promossa dalla Fondazione Riccardo Catella, in partnership con la Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura, e curata da Massimiliano Gioni, che nel 2013 si è conquistato il titolo di più giovane direttore artistico della storia della Biennale d’Arte di Venezia.

La zona che si estende tra la Stazione Centrale e la Stazione di Porta Garibaldi è pronta a diventare anche un nuovo polo modaiolo: Dsquared2 ha inaugurato durante la Milano Fashion Week uno store alla fine di corso Como, dove presto arriverà anche Moschino. Sempre in via Cappelli, hanno già aperto Costume National, Les Hommes, Loubutin, Maison Margiela.

Moschino a Porta Nuova

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