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Modelli nativi americani: la scoperta più interessante del 2019

Modelli nativi americani: la scoperta più interessante del 2019

Il fashion system, oltre ad averci portato in dote modelli dall’aria di aitanti vichinghi, ci sorprende ancora. Ed ecco che ci presenta due modelli nativi americani o dallo stile nativo americano, che amano posare in copertina e difendono la loro cultura e il loro stile non solo di vita.

Martin Sensmeier

Martin Sensmeier, più che un modello, è un sostenitore di alcune cause meravigliose. Martin è originario delle tribù Tlingit e Koyukon-Athabascan dell’Alaska. Proviene da una comunità costiera di Tlingit nel sud-est dell’Alaska è cresciuto imparando e partecipando alle tradizioni della sua gente, portando avanti lo stile di vita di sussistenza che è stato sostenuto per migliaia di anni. Martin è anche ambasciatore del Native Wellness Institute e difende il benessere tra i nativi di tutte le nazioni.

Martin Sensmeier

Michael Spears

Michael Spears (nato il 28 dicembre 1977) è un attore e modello nativo americano. È un membro del Kul Wicasa Oyate Lakota (spesso chiamato “Sioux”) Lower Brulé Tribe del South Dakota. I crediti cinematografici di Spears comprendono il ruolo principale del personaggio Dog Star nella serie di mini-cavi del 2005 prodotta da Steven Spielberg, Into the West, trasmessa da TNT. Il suo debutto nel ruolo del personaggio bambino Otter, nel film Dances with Wolves del 1990, vincitore dell’Academy Award, gli è valso anche l’etichetta nazionale a tredici anni. All’età di 17 anni, Spears aveva recitato in TV e film insieme ad altri attori, tra cui Kevin Costner, Jimmy Smits e Kim Delaney.

Michael Spears

Lo stile nativo americano

Siamo abituati a vederli nei film, ma di certo non siamo abituati a vederli in passerella o posare per un calendario. Ed ecco che questi nuovi modelli nativo americani sono diventati la scoperta più interessante del 2019.

Non necessariamente però si tratta di modelli che provengano da lì. Infatti c’è chi ama questo stile e decide di lasciare crescere i propri capelli.

Secondo i nativi americani infatti, i capelli lunghi permettono di acuire i sensi e di accedere ad informazioni extrasensoriali. Ecco perché li portavano e tutt’ora li portano lunghissimi.

Pensiamo per esempio al fatto che molto spesso le donne tagliano i capelli dopo la fine di una relazione o l’inizio di una carriera. È un modo per prendere le distanze, di tagliare i ponti con il passato, di iniziare una nuova vita partendo appunto dai capelli. Probabilmente la connessione tra capelli e l’ambiente esterno come sostengono i nativi americani, ha una valenza anche nella società attuale.