x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

La magia del Festival

La magia del Festival

Intervista a David MoscatoSi è conclusa la 66° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia tra sorprese e grande riconferme.
Questa edizione 2009 del Festival ha, infatti, fatto parlare di se per i coloratissimi Red Carpet, i film di qualità e un’organizzazione perfetta.
Luxgallery ha incontrato David Moscato, Amministratore Delegato della Universal Pictures Italia, divisione di Nbc Universal, che al Festival di Venezia c’è stato, per la prima volta, ed è tornato con tanti nuovi propositi.

Com’è andata questa 66° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia?
Per la Universal direi molto bene.
Il 7 settembre abbiamo presentato un film documentario, “Hollywood sul Tevere”, che Studio Universal ha realizzato in co-produzione con l’Istituto Luce.
Un film scritto e diretto dal giornalista Marco Spagnoli che racconta trent’anni di storia del cinema mondiale attraverso immagini di archivio. Da “Vacanze Romane” a “Ben Hur” passando per “Cleopatra” facendo dell’Italia, di Roma e Cinecittà l’epicentro della produzione hollywoodiana in Europa e nel mondo.

Com’è stata la risposta di pubblico e critica?
Direi molto positiva. Da quel che ho potuto percepire in sala al termine della proiezione e anche leggendo i giornali nei giorni successivi credo che il documentario sia piaciuto.
Per la Universal Pictures, che ne curerà anche la distribuzione in dvd, questa è stata una fantastica opportunità di presentare sul mercato un prodotto realizzato sui contenuti, un modo per riportare l’attenzione su quello che l’Italia ha rappresentato per la Storia del Cinema mondiale.
Grazie ai documenti e ai filmati d’epoca custoditi dall’Istituto Luce abbiamo ripercorso gli anni ‘50-’60-’70, anni in cui le major americane sceglievano Roma, e in generale il nostro Paese, come industria privilegiata per produrre i loro film.
Insomma, abbiamo cercato di rendere omaggio a un periodo davvero importante e Marco Spagnoli è riuscito nell’intento di non creare una pellicola nostalgica, ma anzi quasi politica.

Cos’ha rappresentato per il mercato questo Festival?
Il Festival è principalmente un’occasione per vedere dei film che altrimenti non vedresti.
In più, il programma di questa edizione era davvero ben strutturato, alternava pellicole legate alla grande distribuzione a chicche indipendenti e in generale ha proposto dei film appassionanti.
Come spettatore posso dire che “Il grande sogno” (film diretto da Michele Placido e distribuito da Medusa ndr) mi ha molto emozionato e coinvolto lasciandomi una grande carica.
In generale posso dire che il Lido e la magia che si respira a Venezia durante i giorni del Festival mi hanno davvero incantato.

Su cosa punterà la Universal Pictures Italia nei prossimi mesi? Quali sono le vostre prossime sfide?
Per l’HomeVideo l’autunno rappresenta una stagione davvero calda dal punto di vista delle uscite e anche quest’anno ci stiamo preparando con delle operazioni davvero interessanti.
Il mercato non è di certo semplice, il problema della pirateria è all’ordine del giorno e in Italia non c’è una legge che tuteli veramente il cinema.
Da parte nostra abbiamo due responsabilità: la prima è quella di offrire dei prodotti validi, seri e con una marcia in più e la seconda è quella di farli provare e trovare al cliente esattamente dove lui li vuole.
Altre attività collaterali molto importanti sono la promozione attraverso campagne pubblicitarie di supporto, radiofoniche e televisive, piuttosto che l’abbinamento DVD-Cinema o i concorsi.
La nostra più grande sfida è quella di far passare il messaggio che comprando un DVD, meglio ancora se il Blu-ray, non si acquista soltanto un film, ma si ottiene l’opportunità di sentirsi protagonista.
Offrire alle persone qualche cosa in più, mettere a loro disposizione un’azienda che li supporta è molto di più che un impegno.

Francesca Zottola

English Version