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Logitech, il lusso accessibile

Logitech, il lusso accessibile

A tu per tu con il Regional Director David Moscato

Da sempre riconosciuto all’avanguardia nel design e nell’innovazione, Logitech è un brand che ha uno dei fattori di maggior successo in quello che potremmo definire “lusso accessibile”. Ne parla a Luxgallery David Moscato, 46 anni, da novembre 2007 Regional Director di Logitech per l’Italia, Malta e il Nord Africa.

Lusso accessibile. È una definizione che si adatta alla filosofia che ispira Logitech?
Direi di sì. Fin dai suoi esordi sul mercato, la nostra società si distingue per una continua ricerca che coniuga funzionalità, tecnologia e design. I prodotti Logitech nascono per offrire al cliente una user experience che vada al di là della pura praticità, che sappia regalare anche emozioni a coloro che li utilizzano.

In cosa si traduce questo concretamente?
Questo tipo di strategia ci porta ad avere nel nostro portafoglio anche prodotti di fascia alta. Faccio un esempio. Ormai si possono trovare webcam in vendita a meno di 10 euro, noi stessi abbiamo differenti modelli entry level. Perché allora crearne una che costa 130, come la nostra QuickCam Sphere AF?

Ce lo spieghi…
Proprio perché ci vuole quel qualcosa in più, quella nicchia che è un certo tipo di consumatore a chiederci. Se un cliente di Logitech vuole un prodotto più “ordinario” – sempre ad alta tecnologia, intendiamoci -, può acquistare una webcam con la lente in plastica e a inquadratura fissa. Se cerca il carattere distintivo in termini di stile e funzionalità, trova la Sphere, con lenti Carl Zeiss e un sensore di movimento che segue gli spostamenti di chi le sta davanti. Alta qualità per la quale spendere di più.

Come nasce questa esclusività?
Intanto, come è giusto che sia, fa parte del nostro lavoro capire dove va il mercato e quali sono le esigenze di chi è appassionato dei nostri prodotti. Facciamo l’esempio della musica digitale. Soprattutto grazie alla diffusione dell’iPod, è diventata una presenza costante nella nostra vita, anche in casa. Ecco allora che cerchiamo di dare la possibilità di fruirne in modo semplice, ma anche esclusivo, attraverso un sistema audio di rete all-in-one che comunica con il PC anche quando è spento, riproducendo le radio in streaming web; e magari diffondendole in tutta la casa tramite la connessione wireless con altri dispositivi. Oppure con una docking station per l’iPod con le casse in grado di diffondere il suono in maniera “circolare” e non solo frontalmente. Anche qui, non fermandosi a quello che tutti hanno, ma andando un passo più in là.

E il mercato che ruota intorno alla musica digitale, oggi è uno dei più fiorenti…
Dove c’è spazio per l’esclusività. Perché non offrire il massimo della tecnologia per la fruizione della musica anche in cuffia? Qual è, oggi, il massimo di questa tecnologia? Quella utilizzata nelle cuffie che usano i più grandi cantanti e artisti mondiali. Bene: Logitech ha acquisito il produttore di questi sistemi e ha portato un prodotto sofisticato ed esclusivo sul mercato consumer.

Cosa intende quando parla di user experience che regali emozioni?
Chi utilizza un prodotto Logitech deve davvero sentire e vedere la differenza. In ufficio, per esempio, sono sempre più diffuse le tastiere bluetooth; ecco che allora, per distinguersi, questa deve diventare più di una periferica: avere un touchpad integrato, una docking station per la ricarica automatica, una ergonomia superiore per estetica e funzionalità. Così nasce, per esempio, la diNovo Edge di Logitech. Perché il lusso accessibile può e deve anche migliorare la qualità del lavoro, non solo quella della vita.

Quanto c’è della creatività italiana nei prodotti Logitech?
Pur essendo a tutti gli effetti un’azienda americana, Logitech conserva una forte componente italiana, nel management e non solo. Nel nostro centro di ricerca e sviluppo in Svizzera lavorano centinaia di persone; tra queste ci sono anche tanti italiani, che portano la loro capacità creativa e il loro background professionale nel processo di ideazione e realizzazione produttiva. Un’eccellenza creativa che, nel prodotto finale, si traduce in unicità ed esclusività estetica e funzionale.

Pensate che i vostri prodotti top possano diventare da “nice to have” a “must to have”?
Difficile dirlo. Il processo che trasforma un prodotto da “nice” a “must” è lungo, articolato e complesso. Pensiamo sempre all’affermazione dell’iPod. Certo, non lo escludiamo, vedremo se il tempo ci darà ragione. Intanto, un dato è significativo: la quota di prodotti Logitech di fascia alta, esclusiva, si è via via ampliata e ora è intorno al 25% del portafoglio. È una evidenza interessante; significa che nel nostro range, un prodotto su quattro esiste perché un certo tipo di clientela è orientata verso di esso.

È uno spostamento verso l’alto della soglia di consumo?
Presto per dirlo. Ne prendiamo atto e proseguiamo su questa strada. Per rendere davvero accessibile il lusso tecnologico.

Davide Passoni