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I punti cardine dello stile HP

In collaborazione con B&G Business & Gentlemen

Ampia gamma di offerte, ampia copertura di mercato, scelte innovative e affi dabilità: Alessandra Brambilla, general manager Personal Systems Group di HP in Italia spiega le strategie che guidano il colosso dell’informatica. Senza tralasciare gli investimenti nella ricerca.

È entrata nel mondo di Hewlett Packard nel 1992. A distanza di 17 anni Alessandra Brambilla, General Manager Personal Systems Group di HP Italiana, ha mantenuto alte la passione e l’entusiasmo per il mondo della tecnologia e dell’informatica. E, di fronte alla crisi dei mercati, intravede opportunità e sfide che “l’Italia e le imprese non possono farsi scappare“.

La società Sirmi ha assegnato anche nel 2008 la palma di leader del mercato italiano dei PC, sia notebook che desktop, ad HP. Cosa continua a premiarvi?
Penso siano quattro i punti e gli approcci che ci hanno permesso di crescere e diventare la realtà IT più importante e grande a livello mondiale. Il primo è sicuramente la scelta che HP ha fatto nel voler tenere e costruire un’ampia gamma di offerte, cercando di rispondere alle varie esigenze della clientela. Il secondo punto è la copertura dei nostri prodotti, dalla piccola e media impresa fino alla grande distribuzione. Il terzo fattore è l’innovazione sui cui da sempre investiamo senza dimenticare la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. L’ultimo gradino è l’affidabilità dei nostri prodotti, riconosciuta dallo stesso consumatore.

Il mercato dei Pc ha registrato una crescita del 6% rispetto al 2007, con un incremento che ha riguardato soprattutto i netbook. Netbook che HP ha inserito anche nel business… Come mai?
Il netbook rappresenta il nuovo segmento di mercato soprattutto per chi è interessato da una forte mobilità e quindi cerca la connessione web ovunque si trovi. Non parliamo solo del segmento business, dei professionisti che necessitano di qualcosa di comfortable, ma anche dei giovani, degli studenti che hanno bisogno di comunicare. Per questo motivo abbiamo deciso di ampliare la nostra gamma di prodotti: al netbook 2133 seguirà il 2140, un prodotto in alluminio, solido. L’obiettivo di HP è quello di convincere chi vorrebbe dotarsi di un netbook a scegliere, invece, un vero e proprio ultraportatile con caratteristiche superiori, ideale per chi ha bisogno di un dispositivo estremamente compatto e maneggevole ma pretende comunque una configurazione capace di garantire buone prestazioni per un utilizzo molto versatile.

Come e quanto la tecnologia può aiutare le imprese a superare la crisi?
Penso che la crisi giocherà un ruolo importante soprattutto in Italia dove il tasso di penetrazione dell’IT è ancora basso, rispetto ad altri Paesi. Questa è un’occasione per fare investimenti strategici e tornare così ad essere competitivi sul mercato, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese. Per le grandi imprese invece sappiamo bene che l’IT è sempre stato un investimento importante. I ritardi sul fronte degli investimenti in questo settore riguardano sia le imprese che i consumatori, pensiamo che solo il 49% delle famiglie in Italia ha un PC. Non siamo un Paese così tecnologicamente alfabetizzato come il Nord Europa. Nonostante ciò esiste comunque una buona percentuale di persone educate e molto sofisticate nella scelta del proprio computer e della tecnologia da utilizzare e sono molte le aziende che hanno portato il web 2.0 all’interno della propria attività.

Quali sono le particolarità dei vostri prodotti nell’ambito business? Quale il vostro target di riferimento e quali le diversità con gli altri marchi?
HP è un’azienda con un’ampia gamma di prodotti, dalla stampante ai servizi, fino ad arrivare ai personal computer e la relativa offerta differenziata. Per il settore della mobility stanno raccogliendo molti consensi i mininotebook, ottimi sul fronte del design, della connettività, della sicurezza del prodotto e pensati per durare nel tempo. Per quanto riguarda il target siamo un vendor che vuole essere leader a tutto campo, dal consumer all’enterprise passando per le Pmi. Abbiamo comunque una particolare focalizzazione sulla fascia medio-alta del mercato desktop e notebook, fascia nella quale, a nostro giudizio, si gioca la vera partita in termini di innovazione, qualità e valore.

Quanto contano sviluppo e ricerca all’interno della realtà di Hewlett Packard?
HP è una delle poche aziende di settore che continuano ad investire ingenti risorse nelle attività di ricerca e sviluppo. Complessivamente, HP investe circa 3,5 miliardi di dollari in attività di ricerca e sviluppo e realizza fino a duemila brevetti. Investiamo in tecnologie emergenti, quali la nanoelettronica, in soluzioni innovative per la qualità delle immagini e della stampa, nonché in prodotti e servizi che consentano alle imprese di automatizzare maggiormente le funzionalità IT, al fine di ottenere più elevati livelli di efficienza, una maggiore flessibilità e un miglior ritorno sugli investimenti IT.

Quali sono i principali benefici che le soluzioni Mobile e Wireless portano alle aziende?
La mobilità è un beneficio per la produttività e permette di accedere ovunque e sempre. Permette di accedere con il Pc alle informazioni che servono e lavorare anche in viaggio, in mobilità rendendo il lavoro più flessibile. E questo può e deve essere un vantaggio soprattutto per il mondo femminile, vedi le mamme che hanno spesso problemi di tempo.

Come vede il futuro del mercato dei PC?
È difficile fare previsioni. Sicuramente il primo semestre del 2009 si appresta a chiudere con forti rallentamenti. Oggi i risultati sono focalizzati nel mondo consumer e della mobilità. La ripresa potrebbe già registrarsi a partire da settembre. Sono ottimista perché l’Italia può solo crescere sul fronte della tecnologia informatica. Spero che le aziende possano vedere chiara e netta questa opportunità per migliorare e mi aspetto maggiori investimenti da parte delle imprese e dei consumer. Grazie ai social network si assiste ad un avvicinamento verso il mondo del Pc che sta diventando a tutti gli effetti un oggetto di casa. Nei Paesi del Nord si contano addirittura cinque PC per abitazione, ciascuno ha un computer che diventa una sorta di estensione della propria vita.

Lei lavora in HP dal 1992. In cosa è maggiormente cambiata l’azienda in questi anni?
Il mercato a cui HP si rivolgeva a inizio degli anni Novanta era sicuramente diverso. Era un mercato acerbo. A partire da quegli anni gli scenari sono cambiati e l’azienda ha portato a termine due importanti, Compaq e Eds, diventando così l’impresa IT più grande al mondo. Ogni giorno HP ha domande per un milione di prodotti in 170 Paesi. Sono cifre notevoli che ci hanno portato ad alzare l’attenzione sul fronte della logistica e del trasporto.

Cosa sente di aver portato come valore aggiunto all’interno della realtà di HP?
L’apertura verso nuove sfide e la capacità di vedere il cambiamento come un’opportunità. Ho introdotto l’innovazione come passione e non come un lavoro.

Cosa l’appassiona maggiormente nel suo lavoro?
Il settore stesso lo ritengo molto stimolante. Siamo attraversando una fase importante, cruciale, di veloce evoluzione dei mercati. È interessante lavorare qui perché le opportunità che la tecnologia porta con sé devono essere viste come occasione per rendere il mondo migliore. Mi ritengo fortunata perché lavoro in un bellissimo team e il successo è sicuramente il risultato di questo spirito di gruppo.

Carriera in sintesi
In qualità di Vice President e General Manager di HP Personal Systems Group, Alessandra Brambilla ha il compito di gestire il business e le attività di vendita dei prodotti e delle soluzioni HP per la mobility e il personal computing, presidiando tutti i segmenti di mercato e i diversi canali commerciali. All’interno della sua organizzazione risiede la responsabilità di coordinare le attività di vendita indiretta per l’intera offerta professionale di HP, gestire il canale e i rapporti con i partner. Alessandra Brambilla ha alle spalle una lunga carriera in HP, dove è entrata nel 1992 occupando varie posizioni in Italia e in EMEA nelle vendite, nel marketing e nel business development. Dal 1997 ha ricoperto con successo diversi ruoli manageriali a livello EMEA, occupandosi tra l’altro dell’implementazione europea di TopValue e di altri programmi di supply chain. E’ stata promossa Commercial Business Development Manager EMEA per server e client, passando poi al ruolo di SMB Marketing Manager EMEA e successivamente Direttore Sales & Marketing SMB EMEA. All’inizio del 2003 è stata nominata Direttore Sales & Services Partners EMEA e nel novembre dello stesso anno è rientrata in Italia in qualità di Direttore Commercial Channel & SMB di HP Italiana. Infine, ha assunto la carica di Direttore Solution Partners Organization, gestendo la vendita indiretta per tutta l’offerta di prodotti e servizi HP, nonché lo sviluppo del canale e la gestione dei rapporti con i partner. Alessandra Brambilla è nata a Bergamo nel 1967 ed è laureata in Ingegneria presso il Politecnico di Milano.by B&G Business & Gentlemen