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Grey models, la bellezza non ha età

Grey models, la bellezza non ha età

“La bellezza non ha età” è una delle espressioni che ognuno di noi ha sentito pronunciare almeno una volta nella vita. La grandissima Cocò Chanel affermava: “Una donna ha l’età che merita”. Ma la bellezza ha un’età anagrafica? Si può essere belli e seducenti anche oltre i 70 anni? Sembrerebbe proprio di sì. E la London fashion Week ce lo ha dimostrato. Perché in passerella non c’erano le solite modelle di 15/16 anni bensì le “Grey models” di oltre 70 anni.

grey models

Il termine “Grey” deriva proprio dal fatto che queste modelle “over” fanno parte di un’agenzia di moda a tutti gli effetti. Chi ha fondato inizialmente questa “model agency” pensava di lavorare al massimo su progetti pubblicitari per anziani, non certo per le più famose case di moda. In realtà, questo fenomeno ha spopolato in tutto il mondo e queste ” anziane” modelle sono diventate richiestissime da tutte le più celebri maison di moda. Un evento più unico che raro, visto che l’età delle modelle si riduce sempre di più.

Oggi si possono trovare in passerella anche ragazze di 13 anni. Donne “over forty” stupende, molte di loro non hanno subito nemmeno un intervento di chirurgia estetica e sfoggiano orgogliosamente le proprie rughe. Senza nascondere l’età che avanza, perché la bellezza non sfiorisce mai. E l’ho capito guardando le foto di queste modelle “old”. Sicuramente la giovinezza e la freschezza dei vent’ anni aiuta a catturare lo sguardo e seduce, ma la maturità e l’ esperienza dei 70 anni ti rendono una donna a tutti gli effetti. La bellezza oggettiva viene trasformata in fascino ed esperienza che rende una donna ancor più interessante.

grey models male

Anche per una modella vale la stessa cosa. Molti brand amano promuovere la bellezza “over” e lanciare il messaggio che una donna è bella in tutte le fasi della sua vita senza distinzioni. Non solo fino ai trenta, quaranta, cinquant’anni. È questione di gusto e capacità di sentirsi sempre attraenti anche quando l’orologio biologico è un po’ a sfavore. L’accettarsi per i propri naturali cambiamenti, senza voler tornare la giovane donna di un tempo attraverso la chirurgia estetica. Perché la nostra società considera “over” brutto, poco piacevole. Le rughe sono viste come qualcosa da dover togliere a tutti i costi.

Siamo vittime della società del consumismo e dell’estetica finta e vuota. Una volta Anna Magnani disse al suo truccatore: “ Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. Ci ho messo una vita a farmele venire “. Una donna dotata di una grande personalità, fascino e carisma oltre che una grandissima attrice ed icona internazionale. Perché  ogni singola ruga parla di noi, della nostra vita, dei nostri dolori, della nostra storia.

Oggi è raro resistere alla tentazione del bisturi. Perché un viso naturale ha delle imperfezioni ma trasmette emozioni, sorrisi ed espressività. È importante accettarsi per quello che si è senza stravolgere la propria fisionomia. Questa è la vera bellezza, quella autentica. Senza plastica e artifici. Le donne con la “D” maiuscola sono quelle che riescono ad amarsi nonostante i difetti, nonostante le imperfezioni e che si prendono anche un po’ in giro sul proprio aspetto fisico. L’autoironia è un’ingrediente essenziale della bellezza. Il tempo non può fermarsi, e il nostro volto sarà sicuramente soggetto a cambiamenti.

Dobbiamo accettare questa realtà ed arrivare pronti psicologicamente ed emotivamente a questa evenienza. Libere di essere delle ” bellissime anziane” come le Grey models. Perché la nostra essenza più profonda rimarrà con noi tutta la vita. Solo il fisico sarà soggetto ad una trasformazione che ci porterà un giorno a vedere tutto il nostro vissuto attraverso uno specchio. Più o meno ” bello” sta a noi deciderlo. L’importante è andar fiere delle nostre rughe perché ci rendono bellissime e uniche. Come ci ha insegnato Anna Magnani.