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Green Cut, la moda sostenibile

Tra glamour e eticaLivia Firth e Lucy Siegle, fondatrici del Green Carpet Challenge, in collaborazione con American Express, hanno pensato ad un’iniziativa speciale in cui moda e cinema si uniscono al tema a loro molto caro della sostenibilità.

Ecco, come nasce “Green Cut”, progetto in cui sono coinvolti otto designer britannici e altrettanti film cult della tradizione inglese.

Tom Ford, Stella McCartney, Antonio Berardi, Jonathan Saunders, Marios Schwab, Roksanda Ilincic, Alice Temperly e Stephen Jones si sono ispirati alle otto pellicole realizzando abiti con tessuti e materiali eco come la seta organica e il Newlife™ (l’esclusivo materiale derivato al 100% da bottiglie di plastica), seguendo tutti i criteri di sostenibilità.

La collezione, prova che etica e glamour possono benissimo convivere, è stata lanciata ufficialmente durante la London Fashion Week e mostrata al pubblico a Somerset House. Il 19 ottobre al British Film Festival verrà presentato in anteprima il video “Green Cut”, mentre dal 22 ottobre al 5 novembre si potranno ammirare le creazioni di moda sostenibile da Harrods.

Ecco tutti gli abbinamenti tra cinema, fashion e materiali eco:
“Evergreen”, diretto da Victor Saville (1934) – Re-interpretato da Antonio Berardi (tessuti utilizzati: Newlife™)
“Darling”, diretto da John Schlesinger (1965) – Re-interpretato da Tom Ford (tessuti utilizzati: mischia di lana italiana e Mikado. Perline ricamate a mano)
“Its Love Again”, diretto da Victor Saville (1936) – Re-interpretato da Roksanda Ilincic (tessuti utilizzati: seta organica)
“My Fair Lady”, diretto da George Cukor (1964) – Cappelli re-interpretati da Stephen Jones (tessuti utilizzati: Newlife™)
“Accident”, diretto da Harold Pinter, (1967) – Re-interpretato da Stella McCartney (tessuti utilizzati: seta organica, pizzo in cotone organico)
“The Red Shoes”, diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger, (1948) – Re-interpretato da Jonathan Saunders (tessuti utilizzati: seta organica)
“Things to Come”, diretto da William Cameron Menzies, (1936) – Re-interpretato da Marios Schwab (tessuti utilizzati: Newlife™)
“Velvet Goldmine”, diretto da Todd Haynes, (1998) – Re-interpretato da Alice Temperley (tessuti utilizzati: seta organica, pizzo in cotone organico)