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Alice Pagani è Ludovica in Baby: «Sento il bisogno di prendere altre strade»

Alice Pagani è Ludovica in Baby: «Sento il bisogno di prendere altre strade»

Alice Pagani è la giovane protagonista della serie tv Baby dove interpreta il personaggio di Ludovica. Su Instagram @opheliamillaiss«Le ho dato tutto quello che potevo. Ora sento il bisogno di prendere altre strade, senza aver paura di cambiare»A raccontarsi nel numero di Grazia di questa settimana è Alice Pagani, 22 anni, la giovane attrice protagonista di Baby, la serie tv di Netflix, ispirata al caso delle “baby squillo” romane e diffusa in tutto il mondo.

Alice Pagani si racconta a Grazia

Impegnata sul set della terza stagione, Alice confida sulle pagine del magazine diretto da Silvia Grilli cosa dobbiamo aspettarci dalla ragazza inquieta che interpreta. «Una svolta decisiva. Ludovica è cresciuta e tutti i nodi vengono al pettine. In questa intensa stagione completa il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Si rende conto di avere delle responsabilità nei confronti di se stessa e degli altri».

Aggiunge: «Anch’io in questi anni, sono cresciuta. Ho dovuto affrontare sfide sempre più difficili, che poi mi hanno permesso di capire molte cose del mio mestiere». Spiega l’attrice a Grazia. «Mi sono convinta che, se il mondo del lavoro non ti accetta, la colpa non è per forza tua. Certi “no” fanno parte del gioco e dipendono dalle circostanze, non dal tuo talento o dalla tua volontà».

Riguardo al bisogno di staccarsi da questo personaggio che le ha dato il successo, confessa: «In un certo senso sì, anche se sono molto affezionata alla mia Ludovica: le ho dato tutto quello che potevo. Ora sento il bisogno di prendere altre strade, senza aver paura di cambiare». 

Infine, interpellata sul desiderio di cambiare il mondo che anima la sua generazione: «Tutti, tra i 20 e i 30 anni, vogliono rendersi protagonisti di una rivoluzione. È naturale, perché troppe cose non funzionano. Viviamo in un’epoca caratterizzata da un’abbondanza d’informazione che le generazioni precedenti non si sognavano. Ognuno è libero di capire, ragionare e scegliersi la propria battaglia», spiega a Grazia.

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