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Marcolin, buone notizie

Marcolin, buone notizie

Cresce il portafoglio del Gruppo

In un anno ha venduto 5 milioni di occhiali declinati in oltre 600 modelli. Marcolin con questi numeri si conferma tra i primi tre player dell’occhialeria italiana. Inoltre, alla già nutrita schiera di marchi del lusso che il gruppo bellunese vanta nel suo portafoglio, e che vanno da Miss Sixty a Montblanc, da Roberto Cavalli a Tom Ford (per nominarne solo alcuni), si aggiungono oggi John Galliano, Tod’s, Hogan e DSquared2.

Ma le buone notizie non finiscono qui. Marcolin ha infatti reso noti i dati finanziari relativi al 2009, che disegnano uno scenario positivo. L’utile netto del Gruppo è in aumento del 16%, così come la posizione finanziaria netta, che cresce del +27%. Tiene anche il fatturato che, segnando un -3,5%, si attesta a 180,3 milioni di euro. “Siamo molto soddisfatti di questi risultati – dice Massimo Saracchi, AD e direttore generale del Gruppo –, in particolare considerando la situazione generale del mercato. È importante sottolineare che la crescita della posizione finanziaria netta significa che l’azienda sta migliorando lo stato del proprio indebitamento“.

Si è da poco conclusa la tornata delle fiere dedicate al mondo degli occhiali. Come sono andate le nuove acquisizioni?
Devo dire bene. In particolare John Galliano ha avuto un lancio promettente, mentre è stato rinnovato, fino al 31 dicembre 2015, l’accordo di licenza con il brand Tom Ford e nei primi giorni di marzo è stato rinnovato anticipatamente, e fino al 2014, l’accordo di licenza per la produzione e la distribuzione di montature da vista e occhiali da sole Kenneth Cole New York e Kenneth Cole Reaction. Buono l’esordio a Mido anche dei nuovi marchi in licenza Tod’s, Hogan e DSquared2 che, insieme ai marchi storici, hanno fatto segnare un +70% delle vendite rispetto alla manifestazione dello scorso anno.

Qual è il segreto del vostro buon andamento in questo periodo?
Il grande lavoro che abbiamo portato avanti all’interno dell’azienda. Siamo sicuri di aver imboccato la direzione giusta per poter esprimere al meglio il potenziale del gruppo. Per il futuro ci aspettiamo grandi soddisfazioni da condividere con gli azionisti.

In questo periodo come sta andando la distribuzione estera?
Storicamente il nostro mercato di riferimento è costituito dall’Italia e dall’Europa che, insieme, generano il 60% del nostro fatturato. Però siamo consapevoli che l’America e il Far East siano due grosse opportunità di sviluppo e per questo stiamo spostando la nostra attenzione su marchi da acquisire che siano forti in queste aree.

Ovvero?
Un esempio è la licenza per l’eyewear Swarovski, che è un marchio molto richiesto in Nord Europa e nell’Estremo Oriente. Sempre in quest’ottica stiamo valutando una licenza che annunceremo entro il secondo semestre dell’anno.

Alessandra Iannello