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Culturonda: per conoscere l’Alto Adige

Culturonda: per conoscere l’Alto Adige

Il vademecum per intenditori e curiosi

‘Vivere la cultura passata e presente per conoscere a fondo il territorio e la sua gente, le usanze, la storia, le tradizioni e le lingue: un concetto nuovo per avvicinare il viaggiatore attento a tutti gli aspetti che rendono l’Alto Adige/Südtirol così unico’: così André Bechtold, responsabile del progetto Culturonda all’interno di Alto Adige Marketing spiega l’iniziativa che rappresenta un vero e proprio vademecum per chi vuole vivere appieno le emozioni della montagna altoatesina, conoscendo il territorio in tutta la sua complessità.

Castel Tirolo, Ötzi, le Dolomiti, Novacella, Glorenza, i masi, le lingue, Trauttmansdorff, le miniere, i vini autoctoni, la gastronomia, la tradizione delle bande musicali
sono gli elementi unici, dodici possibili itinerari, che costituiscono Culturonda.

Gli elementi di Culturonda

Partendo da Castel Tirolo, la fortezza simbolo dell’Alto Adige, dove si possono ripercorrere i momenti salienti della storia culturale tirolese, si passa alla preistoria di Ötzi, la mummia più importante al mondo, ritrovata nel 1991 in Val Senales, custodita al Museo Archeologico a Bolzano. Poi un viaggio sulle miniere di rame e argento più alte d’Europa, oggi museo a cielo aperto e nelle viscere della terra, dove chi soffre di allergie può respirare aria priva di pollini per passare alla magia delle Dolomiti.

Si arriva a Trauttmansdorff, l’angolo più soleggiato dell’Alto Adige dove si trova il giardino botanico, con 5.400 varietà di piante provenienti da tutto il mondo, come la pianta-fossile – la Wollemia Nobilis – per passare a Novacella, la più famosa abbazia della regione, luogo di maestoso silenzio, che custodisce alcuni gioielli di arte e cultura, come la biblioteca con 78.000 volumi, il pozzo, la chiesa barocca e una cantina vinicola d’eccezione.

E ancora Glorenza, la città con cinta muraria meglio conservata nell’arco alpino, ma anche la città più piccola delle Alpi, con caratteristiche medievali quasi immutate.

In Alto Adige le tradizioni vengono vissute quotidianamente. Arte e artigianato, le usanze più autentiche dell’arco alpino si trovano ovunque: sulle piazze, in montagna, nelle vallate, nei paesi. Ben dieci mila persone vivono in alta quota nelle case contadine, chiamate masi, una situazione unica al mondo. Inoltre la provincia è contraddistinta dalla ricchezza linguistica, con il ladino, l’italiano e il tedesco, oltre ai numerosi dialetti.

Passando all’enogastronomia, Gewürztraminer, Lagrein e Schiava sono i tre vitigni autoctoni che rappresentano l’antica cultura vinicola altoatesina, che accompagnano una sintesi di gusti che formano un caleidoscopio culinario tra nord e sud.

L’opuscolo Culturonda
Le dodici ‘spedizioni culturali’ sono state raccolte in un apposito opuscolo, all’interno del quale oltre alla descrizione delle singole tappe vengono indicati anche altri suggerimenti ed informazioni. Il fascicolo si può richiedere gratuitamente ad Alto Adige Informazioni.

Per informazioni:
Alto Adige Informazioni
Tel. 0471999999
[email protected]
www.suedtirol.info