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Il settore del lusso non conosce pandemia. Gli analisti spiegano il perché

Il settore del lusso non conosce pandemia. Gli analisti spiegano il perché

Il trauma da Covid lo abbiamo subito, c’è poco da fare, e come tanti settori anche quello del lusso ne sta pagando le conseguenze. Un pensiero che accomuna gli analisti però permane: ogni crisi diventa occasione. Dunque, un po’ per il fascino di cui gode il settore, un po’ per l’adattamento che offre, l’industria del lusso pare sapere come si fa a riprendersi. Difatti, parola di analisti, già dal 2021 avverrà una crescita delle prestazioni.

La ripresa dell’industria del lusso

Il Covid ha intaccato l’intaccabile, e finora si è calcolato che l’industria del lusso nel 2020 abbia subito un calo non da poco, una discesa del 9%. Ciò che si sentono di ribattere gli analisti è che potrebbe avvenire nel breve termine una ripresa fulminea. Secondo Finaria, già nel 2021 il giro d’affari potrebbe registrare il +12,9%, giungendo a 322 miliardi di dollari, così come riporta la conceria.it. Ma il salto in alto non si concluderebbe qui, poiché il business potrebbe fare un ulteriore scatto fino a 366 miliardi nel 2023, per il + 28% nel giro di tre anni. Sempre per Finaria, ci sono i presupposti affinché nel 2025 si giunga a 388 miliardi di giro d’affari in toto. È chiaro che la crisi pandemica subita abbia condotto le persone ad adattarsi, e dunque modificare, i propri comportamenti, da cui derivano inevitabilmente anche le modalità di consumo.

Proprio per tale motivo la Bank of America ha puntato un enorme riflettore sul panorama delle attività di e-commerce di lusso. Nel 2019 la quota del canale online, valuta il report Thematic Investing Europe: the next 10 years, valeva il 12% del giro d’affari totale. “Tuttavia ci aspettiamo che la percentuale aumenti al 18% nel 2020 – queste le dichiarazioni degli analisti riportate da MFF –, come conseguenza delle nuove abitudini portate dalla pandemia. E prevediamo che l’incremento dell’online acceleri in futuro e raggiunga quasi il 30% entro il 2025”. Facendo qualche conto e riassumendo, ciò significa che il lusso digitale passerà dal valore attuale di 34 miliardi a 95 nel breve termine, si suppone già nel 2025.

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