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Salone di Ginevra 2012: Huayra Pagani

Salone di Ginevra 2012: Huayra Pagani

In’interpretazione senza tempo dell’arte automotive“Antiche leggende degli Aymara narrano di Huayra Tata, dio del vento, che comanda le brezze, i venti e gli uragani che investono le montagne, i dirupi e i pendii della cordigliera Andina. Si narra che Huayra Tata viva sulle alture e nelle vallate abbandonandole solo per dimostrare la propria forza alla moglie, Pachamama, dea della Madre Terra. Con la sua potenza il dio del vento Huayra Tata può sollevare le acque del lago Titicaca e trasformarle in pioggia che riversa sulla fertile Pachamama. Quando Huayra Tata riposa, le acque ed i fiumi sono tranquilli. Ma la calma prima della tempesta sta per essere interrotta…”

Ed è proprio vero! Ispirata all’eternità dell’elemento Aria e presentata in occasione del Salone di Ginevra 2012, Huayra combina passato presente e futuro in un’interpretazione senza tempo dell’arte automotive.

Pagani ha rivoluzionato il concetto di design e di stile, in cinque anni ha creato una linea capace di dare un inizio e un’altrettanta chiara fine. Centinaia di disegni, otto modelli in scala e due a grandezza naturale ne hanno man mano perfezionato le forme e la sostanza.

Ma andiamo a vedere nello specifico di cosa si tratta, la monoscocca centrale completamente nuova di Huayra è costruita in carbo-titanio, caratterizzata dalle porte ad ala di gabbiano che comprendono una buona porzione del tetto.
Il serbatoio è invece posizionato nell’area più protetta della monoscocca, dietro al pilota, rinforzata da una cella di sicurezza costruita in diversi materiali compositi e balistici.

La costante ricerca della riduzione del peso ha portato ad un’ingegnosa combinazione di elementi estetici, strutturali e non. Pensate che il risultato del programma di riduzione del peso previsto da Pagani si riassume in un veicolo di 1.350 kg che fa di Huayra la supercar più leggera del segmento.

Il cuore pulsante è fornito invece dalla Mercedes-AMG ed è un motore biturbo 12 cilindri a V di 60° con 5.980 cm3 di cilindrata ed è stato sviluppato per soddisfare non solo l’applicazione tecnica e gli aspetti qualitativi più rigidi, ma anche per conferire all’auto il suo doppio carattere.

La calma e la perfetta armonia che si percepiscono alla guida di una delle GT più raffinate di oggi, è possibile guidarla anche in condizioni normali, sono interrotte nel momento in cui il pilota chiama Huayra a scatenare la sua potenza di oltre 700 CV ed una coppia di oltre 1000 Nm! La velocità massima come l’accelerazione non sono dichiarate per il momento dalla fabbrica, è questo è un bene forse… visti i limiti delle nostre autostrade…. Vista tanta potenza per fortuna il serbatoio è capiente, ben 85 litri, assicurano una lunga autonomia di viaggio.

Per Huayra è stato realizzato uno speciale cambio sincronizzato a sette rapporti sequenziale che offre un livello di comfort elevatissimo unito ad una velocità di cambiata paragonabile a quella di un’auto da pista. Le palette del cambio sono montate di fatti direttamente sullo sterzo ed è quindi possibile cambiare senza mai staccare le mani dalla corona del volante.

Guidare una Pagani significa mettere a dura prova emozioni e sensibilità, il pilota ha quindi la possibilità di sedersi su sedili che assicurano sia il comfort per i lunghi viaggi ma anche il supporto laterale date le enormi forze trasversali che la vettura è in grado di sviluppare.

Guidare per credere che l’impossibile esiste davvero!