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Lusso accessibile: chi sono i designer virtuosi del momento? Cambierà davvero la moda e il lifestyle?

Lusso accessibile per tutti. O quasi. Quali sono i marchi di moda che permettono di usufruire di un lusso a portata di tutte le tasche? E soprattutto, in che cosa si contraddistingue questa nuova branchia del luxury style? Il fatto che il lusso sia diventato accessibile a più classi sociali, cioè che si sia democratizzato, ha fatto crescere esponenzialmente il numero di consumatori in questo settore. Quest’ultimi hanno esigenze e, soprattutto, redditi differenti. Per questo motivo si è resa  necessaria una classificazione tra le differenti categorie di lusso.

Lusso accessibile per tutti? Il luxury diviso per categorie

Lusso accessibile per tutti? Secondo Harper’s Bazaar UK: “il declino dell’high street fashion è da considerarsi come una delle maggiori ragioni che induce questi brand a democratizzare il lusso”. E’ possibile dunque distinguere fra tre tipi di lusso: un lusso inaccessibile; un lusso intermedio; un lusso accessibile.

In particolar modo, i prodotti del lusso accessibile, hanno portato alla scoperta di un fenomeno strettamente correlato con il comportamento dei consumatori e che è stato definito Trading Up. Un fenomeno in continua espansione e che riguarda i beni del “neo lusso”. Permette di soddisfare dei bisogni fortemente profondi della persona: come ad esempio emotivi, quelli  legati alla sfera del benessere e gratificazione personale ed infine dell’affermazione sociale e della cura di sé e della propria famiglia. I consumatori, in breve, sono disposti ad acquistare ad un “prezzo favorevole” quei beni materiali che appartengono alla sfera “new luxury“, ovvero prodotti e servizi caratterizzati da un alto livello di qualità e design rispetto ai prodotti concorrenti della stessa categoria. Peculiarità? Non sono così costosi da risultare inaccessibili alla maggior parte degli acquirenti (salvando il portafoglio) appartenenti alla fascia media.

I marchi virtuosi che promuovono il neo lusso

Quali sono i marchi (soprattutto moda) che promuovono il neo lusso? Si collocano principalmente a metà tra il fast fashion e il prêt-à-porter, e impongono prepotentemente sempre più la propria identità: i brand di lusso accessibili attirano le fashioniste (influencer e non solo), dettano i trend must have del momento e di stagione e sono accessibili all’interno del proprio guardaroba modaiolo, proponendo altresì un mood di lifestyle che sui social network a portata di follower. Ad esempio, perno di questo fenomeno in continua espansione, Ganni, Maison di lusso accessibile che ha visto la sua genesi circa dieci anni fa in Danimarca sotto la direzione creativa del duo Ditte e Nicolaj Reffstrup. Gli abiti sono caratterizzati da un prezzo che va dai 200 ai 300 euro, cappotti sotto i 400 euro e scarpe che si aggirano intorno ai 250 euro. Un brand di punta della Copenaghen Fashion Week. 

Lusso accessibile: i marchi che fanno la differenza

Nicolaj Reffstrup ha recentemente dichiarato:“I marchi contemporanei registrano vendite eccezionali ogni stagione – spiega Elizabeth von der Goltz, Global Buying Director di Net-a-Porter. – Esempi sono Ganni, Isabel Marant, Rixo, Nanushka, Alexachung e See by Chloé, che hanno avuto un incremento di vendite del 272% sin dalla loro introduzione sul mercato nel 2015. È stato lo stesso anno in cui abbiamo visto il picco di popolarità di questi brand di lusso accessibili”. Questa nuova branchia del lusso è ricca altresì di nuovi designer emergenti. Lo spiega Natalie Kingham, Fashion Buying Director di Matches Fashion, affermando che “il successo è motivato anche dal fatto che i clienti cercano capi unici”. Il lusso raggiungerà davvero piena democratizzazione? Staremo a vedere. Gli spunti di certo non mancano.

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