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Global Powers of Luxury Goods 2021, Italia al top nel settore lusso

Global Powers of Luxury Goods 2021, Italia al top nel settore lusso

Global Powers of Luxury Goods 2021. L’Italia al top sul lusso mondiale, si conferma tra i primi paesiSi è infatti appena conclusa l’ottava edizione dello studio annuale condotto da Deloitte. Il lavoro esamina e classifica i 100 Top Player del settore Fashion&Luxury a livello mondiale basandosi sulle vendite effettuate nell’anno 2020. Le 100 più grandi aziende di beni di lusso al mondo, nell’anno che sta per concludersi, hanno generato vendite per 252 miliardi di dollari.

Made in Italy

Facendo una panoramica generale della classifica, è il Made in Italy a confermarsi leader del settore, con ben 26 aziende posizionate in graduatoria e quattro nuovi ingressi nella Top 100; Golden Goose, Morellato, Sportswear Company e CrisConf (produttrice di grandissimi marchi quale Pinko). Ma non solo, l’Italia si è conquistata un posto anche nella Top 10.

Italia rientra nella Top 100 e Top 10

Il gruppo italiano del lusso che si conferma nella top 10 globale del 2020, precisamente al settimo posto, rimanendo della stessa posizione rispetto all’anno precedente, è Essilor Luxottica. Multinazionale Italo-francese, fondata il nel 2018 a seguito della fusione tra l’italiana Luxottica e la francese Essilor. È tra le principali produttrici e commercianti di apparecchiature ottiche ed occhiali da vista e da sole. Parliamo di marchi quale Prada, Chanel, Ray-Ban, Ralph Lauren, Tiffany&Co, ecc.

Interessante questo risultato ottenuto da un’azienda ottica, considerando che quasi tutte le altre 26 imprese italiane di lusso presenti nella Top 100 appartengono al settore abbigliamento, calzature e accessori. Essilor Luxottica è seguita da Prada e Giorgio Armani, rispettivamente al ventitreesimo e ventinovesimo posto, che insieme rappresentano i 3 principali player italiani in classifica.

Giovanni Faccioli, Deloitte Fashion & Luxury Leader per l’Italia, commenta: “In questo periodo di cambiamento e di grande incertezza dovuto alla pandemia, l’appeal delle aziende del settore lusso si è riconfermato. Infatti, pur avendo registrato delle perdite, il comparto è stato capace di re- inventarsi ed accellerare un processo di trasformazione considerevole, portando concetti quali sostenibilità, omnicanalità, economia circolare, innovazione, al centro delle proprie strategie di crescita per i prossimi anni. Oggi più che mai le aziende di questo settore sono in grado di essere vicine ai consumatori in termini di servizio, produzione, ascolto e condivisione dei medesimi valori.

La Top 10 e chi si è aggiudicato il Podio

Parlando del podio, per il quarto anno consecutivo il quartetto dei migliori player del lusso è composto dai colossi LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton SE, Kering SA, The Estée Lauder Companies Inc. e Compagnie Financière Richemont SA. Il gruppo L’Oréal Luxe e Chanel rimangono stabili rispettivamente al quinto e sesto posto.

E’ invece Moncler l’azienda con le performance complessive più costanti, rientrando per quattro anni consecutivi tra le aziende a più rapida crescita. Nel ”fiscal year’‘ 2020 ha ottenuto il margine di profitto netto più elevato della top 100 dopo quello di Hermes, 20,9%.

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