x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Coronavirus: New Balance cambia produzione, non più scarpe ma mascherine

Coronavirus: New Balance cambia produzione, non più scarpe ma mascherine

Nei giorni scorsi abbiamo assistito a numerosi esempi di solidarietà, tantissimi brand del lusso hanno contribuito economicamente ad aiutare non solo l’Italia, ma tutto il mondo, in questo complicatissimo periodo storico. Oltre ad aver donato milioni di euro in favore di ospedali e istituti di ricerca, molte Maison hanno cambiato il loro calendario produttivo. Prada, Gucci, Yves Saint Laurent e Balenciaga hanno comunicato di aver iniziato a produrre mascherine mediche per colmare la carenza nazionale. Ad aggiungersi alla lunga lista di aiuti arriva anche il brand americano New Balance, leader delle calzature sportive.

New Balance mascherine

Coronavirus: Prada al servizio della sanità, produrrà 110mila mascherine.

New Balance “Facevamo scarpe ieri, oggi mascherine”

Un momento davvero difficile quello che stiamo vivendo, non solo per l’Italia ma per il mondo intero. Ed è proprio in questo periodo che abbiamo assistito ad esempi di solidarietà mai visti prima. Oltre alle tantissime donazioni eseguite dai più grandi brand del lusso, Ralph Lauren ha messo a disposizione dieci milioni di euro contro il Covid-19, sono state tanti anche gli esempi di solidarietà più “pratici”. Il gruppo LVMH ha dichiarato di aver messo a disposizione delle autorità francesi oltre 40 milioni di mascherine. In questo ambito si è fatta avanti anche l’americana New Balance, l’azienda di Boston ha deciso di scendere in campo e mettere a disposizione la sua azienda produttiva. Con un post su Twitter l’azienda annuncia: «Abbiamo fatto scarpe ieri, oggi le mascherine».

New Balance mascherina

Da Giorgio Armani a Miuccia Prada: gli stilisti si raccontano al tempo del Coronavirus

Aziende del lusso unite contro il Coronavirus

Anche l’azienda americana New Balance ha voluto contribuire nella lotta contro il Covid-19, ogni gesto di beneficenza può migliorare la situazione globale. L’azienda, con sede a Boston, ha dichiarato di aver interrotto la produzione e di essersi dedicata alla creazione di mascherine per poter rifornire gli ospedali americani che necessitano provviste immediate. La sede ha comunicato: «Tutte le mani a lavoro. Le nostre fabbriche statunitensi stanno lavorando per sviluppare, produrre e consegnare mascherine facciali alla comunità ospedaliera». Un gesto bellissimo che in un momento cosí complicato può fare la differenza!