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Yacht e Superyacht

Aspettando la stagione dei saloni nautici l’Italia si conferma tra i paesi più in crescita nella produzione della nautica da diporto
L’Associazione dell’industria nautica da diporto italiana, Ucina, durante la scorsa presentazione del Salone nautico di Genova ha fornito la stima per cui durante il 2006 il valore della produzione italiana delle imbarcazioni di unità da diporto è cresciuto del 15%, attestandosi intorno ai 3,5 miliardi di euro.
A confermare la crescita di questo settore dati positivi arrivano anche da uno studio pubblicato dalla rivista Showboats International, riguardo all’andamento degli ordini di superyacht per il 2006-2007.
A livello mondiale si è infatti passati da 688 commesse per il 2006 a 777 per il 2007. In questo caso la presenza italiana sul mercato mondiale si attesta attorno al 45%  posizionando ben cinque costruttori tra i primi dieci nella produzione e nella progettazione di superyacht.

Per quanto riguarda l’esportazione di imbarcazioni, il bel paese si conferma tra i maggiori players vendendo all’estero oltre il 50% del valore della produzione.

In Europa come nel mondo la tendenza che più colpisce però è quella che direziona l’acquisto verso barche sempre più grandi e lussuose.
Megayacht imponenti come palazzi, di almeno 100 metri di lunghezza, dai ponti superiori ampi tanto da ospitare elicotteri e sottomarini portatili, superaccessoriati e molto spesso firmati dai designer più famosi.

Con le prossime settimane e l’apertura della stagione dei saloni nautici (Cannes -12 settembre, Monaco – 19 settembre e poi Genova – 6 ottobre) non si potrà che avere la conferma che se dieci anni fa uno yacht di trenta metri era considerato mega, oggi perché una barca cominci a contare, deve avere almeno 50 metri di lusso tra poppa e prua.

L’attesa maggiore è allora rivolta verso le star di questi appuntamenti  ossia vere regge galleggianti come «Eclipse», il 168 metri in costruzione ad Amburgo e commissionato da Roman Abramovich, ma anche verso «Dubai», il 160 metri, dello Sceicco del Dubai Mohammed bin Rashis Al Maktoum; il «Prince Abdul Aziz», 147 metri superlusso di Fahd bin Abdul Aziz Al Saud, re dell’Arabia Saudita; l’«Al Salamah», 139 metri, di Ibn Abdul Aziz Al Saud, principe sultano d’Arabia Saudita, il «Rising Sun», 138 metri di Larry Ellison e in fine «Octopus» il 126 metri destinato a  Paul Allen, il guru di Microsoft.

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