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Sissako, dagli Oscar a Cannes

Il regista di Timbuktu sarà il Presidente della Cinéfondation

Domenica sarà al Dolby Theatre di Los Angeles con la speranza di salire sul palco e vivere le stesse emozioni provate l’anno scorso da Sorrentino con il trionfo de La Grande Bellezza.

In attesa di scoprire se vincerà l’Oscar per Miglior Film Straniero con Timbuktu, Abderrahmane Sissako centra un successo.

Il regista mauritano, infatti, sarà Presidente della Cinéfondation e della giuria che premierà il miglior cortometraggio alla 68esima edizione del Festival di Cannes in programma dal 13 al 24 maggio.

Sissako, insieme ad altri quattro giurati che saranno annunciati più avanti, quindi, valuterà i film provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo, e assegnerà la Palma d’Oro al corto più significativo della manifestazione.

Sissako è molto legato alla manifestazione francese: la sua ultima fatica, Timbuktu, da giovedì nei cinema italiani, è stato presentato proprio sulla Croisette l’anno scorso.

Come abbiamo visto, invece, saranno i fratelli Coen a presidere la giuria che assegnerà il premio al Miglior Lungometraggio.

“Siamo molto orgogliosi di ritornare a Cannes”, hanno commentato appena annunciata la notizia i due registi americani, 4 volte premi Oscar per Fargo Non è un paese per vecchi. “Siamo orgogliosi soprattutto dell’opportunità che ci viene offerta di vedere dei film provenienti da tutto il mondo. Cannes è un festival che, fin dall’inizio della nostra carriera, ha sempre giocato un ruolo importante per noi. Ed essere presidenti della Giuria, quest’anno, è ben più di un onore, dal momento che non siamo mai stati presidenti di alcunché”.

Timbuktu a Cannes 2014

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