Perché sempre più persone rinunciano alla rinoplastica o confessano di essersi sentite di aver fatto l’operazione? I numeri e le statistiche parlano molto chiaro. Andiamo a vedere le ragioni di questo declino e sopratutto le star “pentite”.
La rinoplastica al naso in calo
Il cambiamento degli standard di bellezza o le nuove tecniche non chirurgiche sono la ragione del calo di popolarità di questa chirurgia estetica? E’ proprio vero che ad un naso più piccolo, più dritto, più all’insù ora si preferisce invece la bellezza naturale? I numeri parlano chiaro in Europa. Prendiamo come esempio l’Inghilterra che mostra un calo importante. Il numero di rinoplastica eseguite nel Regno Unito infatti è in costante calo da un decennio, da 4.878 nel 2013 a solo 1.330 l’anno scorso.
Ma in Italia non è cosi. Ecco infatti che il nostro paese non segue il trend. «Prendendo in considerazione il periodo compreso tra marzo e maggio 2019, trimestre nel quale le prenotazioni cominciano di norma ad aumentare, la domanda di prestazioni estetiche e di effettive visite aveva registrato una crescita del 26% rispetto all’anno precedente – afferma Angela Maria Avino, amministratore delegato di Dottori.it -. Durante la pandemia, tra marzo e maggio 2020, c’è stata una brusca frenata del 30%. Nel 2021, prendendo in considerazione lo stesso periodo, le prenotazioni sono tornate a crescere non solo rispetto all’anno scorso ma addirittura rispetto al periodo pre-pandemia. In particolare, le richieste sono aumentate del 67% rispetto al 2019 e del 130% rispetto al 2020»
Cosa è cambiato nella chirurgia al naso?
Perché? Le persone si sono finalmente rese conto che i nostri standard di bellezza comunemente accettati sono troppo ristretti? Vuoi dire che si sono solo rassegnati a vivere con il naso con cui sono nati? Affatto. Secondo la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons (BAAPS), le rinoplastica sono ancora la sesta chirurgia estetica più popolare per le donne. La differenza è che ora ci sono altre opzioni. Perché qualcuno dovrebbe preferire una procedura del genere a un vero lavoro al naso? Per cominciare, un vero Nose Job può costare fino a 7.000 euro. La “rinoplastica non chirurgica” è disponibile per meno di 300. Inoltre, l’intervento chirurgico richiede una degenza in ospedale di due notti e fino a due settimane di assenza dal lavoro. E la versione non chirurgica? Ci vogliono 10 minuti e puoi tornare al lavoro lo stesso giorno. I filler però non possono rimpicciolire un naso grande: hai ancora bisogno di un intervento chirurgico per quello. E i trattamenti di iniezione non sono permanenti: gli effetti durano da sei mesi a due anni.
La modella che si è pentita della rinoplastica
Quindi vuol dire che queste punture filler sono comunque temporanee e quindi perché una persona dovrebbe scegliere un lavoro temporaneo piuttosto che uno più costoso? Perché potrebbe essere alla fine un vantaggio, infatti: «La rinoplastica ha il più alto tasso di insoddisfazione di qualsiasi procedura cosmetica», ha detto al Times Rajan Uppal, chirurgo plastico consulente e membro della BAAPS. «Ho visto molti pazienti che rimpiangono l’intera operazione e vogliono tornare esattamente al loro naso originale», ha detto Uppal. Diverse celebrità hanno espresso rammarico per le loro rinoplastica. E’ il caso di Bella Hadid che confessa a Vogue di essersi pentita dell’operazione a cui è stata sottoposta all’età di 14 anni. «Vorrei aver tenuto il naso dei miei antenati», ha detto.
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