Dal premier Monti a Lapo ElkannMentre Milano accoglieva i primi fiocchi di neve della stagione, al Teatro alla Scala si assisteva alla messa in scena della prestigiosa prima scaligera, quest’anno dedicata al “Lohengrin” di Richard Wagner con la direzione di Daniel Barenboim e la regia di Claus Guth.
Quindici minuti di applausi scroscianti hanno accolto tutto il cast a partire dai protagonisti, il tenore Jonas Kaufmann e il soprano Annette Dasch, corsa a Milano per sostituire Anja Harteros e Ann Petersen, entrambe influenzate.
La serata è stata segnata da una sorpresa: l’inno di Mameli è stato eseguito a conclusione dell’opera e non, come di consueto al principio della serata perché, ha spiegato Barenboim, “l’inizio dell’opera è etereo” e “per permettere anche al coro di cantare”.
Giuliano Pisapia, sindaco di Milano è stato il padrone di casa del teatro; accompagnato dalla moglie Cinzia Sasso, ha seguito l’opera dal palco reale insieme al presidente del consiglio Mario Monti, con la moglie Elsa, elegantissima in in blu Lella Curiel.
Nel palco spazio anche al ministro Giulio Terzi, al presidente della corte costituzionale Alfonso Quaranta, il vicepresidente del Csm Michele Vietti e Nkosazana Dlamini-Zuma dell’Unione africana. Con loro anche il prefetto Gian Valerio Lombardi e il presidente del consiglio provinciale di Milano, Bruno Dapei.
Tra gli innumervoli ospiti vip, la marchesa Marta Brivio Sforza, in abito verde e splendido collier con venticinque smeraldi, immortalata con Marta Marzotto e Corrado Passera con la moglie Giovanna Salza in blu notte firmato Sarli.
Lapo Elkann, in smoking di velluto carta da zucchero, alla prima uscita ufficiale con la fidanzata kazaka Goga Ashkenazi, presidente e direttore creativo di Vionnet, che ha sfoggiato una creazione della maison per l’evento mondano.
E poi, Carla Fracci, Roberto Bolle, Marpessa in Dolce&Gabbana, l’attrice Tea Falco, protagonista di “Io e te” di Bernardo Bertolucci, con copricapo dorato a forma di cigno realizzato dal designer indonesiano Alston Stephanus, abbinato ad un abito di Alberta Ferretti.
Valeria Marini per l’occasione ha scelto un abito nero della sua label Seduzioni Diamonds caratterizzato da pizzi e trasparenze; nero anche per la moglie di Pisapia, Cinzia Sasso che ha scelto un abito di Alberta Ferretti.
La sceneggiatrice Sabina Negri ha optato per un look black-white, Gaia Bermani Amaral per un abito floreale, mentre il giornalista Filippo Facci ha provocato indossando una maschera con la faccia di Alessandro Sallusti.
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