E’ andato al presidente colombiano Juan Manuel Santos il Premio Nobel 2016 per la Pace che lo dedica al suo popolo afflitto da mezzo secolo da una guerra civile intestina
Dopo l’annuncio lo scorso ottobre, il presidente colombiano Juan Manuel Santos, in carica dall’agosto 2010, ha ritirato il Premio Nobel per la Pace 2016. L’ambito premio gli è stato assegnato “per i suoi sforzi risoluti per portare al termine una lunga guerra civile del paese che dura da più di cinquant’anni”: questa la motivazione portata dal comitato norvegese per il Nobel. Il Presidente Santos infatti per tutto il suo mandato si è fortemente impegno per arrivare ad un accordo pacifico con le Farc, ovvero le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, che per quasi mezzo secolo hanno portato avanti una sanguinosa guerra civile intestina al Paese sudamericano.
Arrivato a Oslo per ritirare il Premio Nobel 2016 per la Pace, il presidente Juan Manuel Santos ha voluto ricordare anche attraverso la propria pagina Facebook ufficiale che questo riconoscimento “non è di un Presidente né di un Governo bensì di tutto il popolo colombiano, in particolare delle 8 milioni di vittime dovute a mezzo secolo di guerra”. Di notevole importanza è il modo in cui Santos titola l’album fotografico in cui sono raccolte le immagini scattate mentre ritirava l’ambito premio a Oslo: “Il vero premio è la pace”, ricercata e auspicata ormai da molti anni.
“La pace, che fino a qualche anno fa sembrava solamente un sogno, sta diventando realtà. Colombiani, con volontà e perseveranza, insieme possiamo conquistare l’impossibile” scrive con sicurezza dopo anni di trattative con i rappresentanti delle Farc il presidente Juan Manuel Santos. Un Premio Nobel 2016 per la Pace che è stato anche una scommessa per il futuro; malgrado la bocciatura lo scorso ottobre al referendum popolare sull’accordo per la pace con le Farc, il presidente Santos ha lavorato ad un nuovo compromesso, siglato in novembre.
Foto: pagina Facebook Juan Manuel Santos – Presidente
