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Patrizia Reggiani parla dell’omicidio Gucci e della nostalgia per il carcere

Patrizia Reggiani, ex moglie di Maurizio Gucci accusata dell’omicidio, racconta la sua veritàIl 27 marzo 1995 Maurizio Gucci, erede della nota casa di moda, è stato ucciso presso il palazzo di Milano in cui lavorava, in via Palestro. Dell’omicidio è stata ritenuta responsabile l’ex moglie dell’uomo, Patrizia Reggiani, che secondo la legge ha agito come mandante. La donna – che si è sempre dichiarata innocente – è stata condannata a 26 anni di carcere in via definitiva, si è raccontata alla trasmissione “Il terzo indizio”.

Io andavo in giro a dire “Chi mi trova un killer per ammazzare Maurizio?”, tanto ero esasperata per i suoi comportamenti… Non era rimasto niente dell’amore precedente… E ho trovato i killer… che sono la famosa Banda Bassotti” queste le sue asserzioni, con una punta di ironia, circa lo svolgimento dei fatti. La 68enne, dopo 17 anni di carcere, è libera da ottobre in via definitiva ma non nasconde una vaga nostalgia per il carcere che chiama Victor Residence.

Quando potevo uscivo, andavo dal parrucchiere, poi andavo a fare acquisti nelle boutique per me e le mie figlie. Se c’erano i soldi, ovviamente, altrimenti compravo solo per me. Quando sono entrata non si parlava di trucchi, di profumi. Li ho portati io, ho insegnato alle altre detenute ad avere cura di sé e ne sono fiera” ha raccontato la donna che, per quanto apprezzi la libertà, ha dichiarato che ci sia anche un rovescio della medaglia: a partire dalle bollette da pagare.

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