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Paolo Bonolis dichiara: “Tra un paio di anni vorrei fermarmi, perché non sono più contemporaneo”

Paolo Bonolis dichiara: “Tra un paio di anni vorrei fermarmi, perché non sono più contemporaneo”

Paolo Bonolis ha rilasciato una lunghissima ed articolata intervista a Il Fatto Quotidiano. 

Paolo Bonolis, amato da grandi e piccini, si confessa a Il Fatto Quotidiano, rilasciando un’intervista in cui fornisce un profilo di se stesso abbastanza atipico rispetto a come si presenta solitamente nel piccolo schermo. Diverso quindi da come siamo abituati a vederlo di consueto.
«La telecamera prevede un atteggiamento anche esasperato, perché trovo divertente esasperare, mentre fuori dagli studi rallento di colpo […] Sono realmente tranquillo, direi timido, con una vita riservata. Esco pochissimo.»

Si confessa stanco e poco propenso a concepire la propria carriera oltre il 2021, oltre a sentirsi non più al passo coi tempi. «Recupero con maggiore fatica rispetto a vent’anni fa. Non sento la necessità morbosa di esserci, tanto che tra un paio di anni vorrei fermarmi, perché non sono più contemporaneo. Parlo un linguaggio analogico in un mondo digitale […] Non uso il computer, ho un cellulare vecchio, sono cresciuto in un’epoca che si avvitava sulle ideologie.»
Eppure la televisione sembra proprio non poter fare a meno di un talento come quello di Paolo Bonolis, che continua ad avere successo di pubblico e ascolti. Quando gli ricordano che è il presentatore più pagato della TV nostrana, lui dice: «Prendo quelle cifre perché ho il mercato che me le dà […] Anni fa avevo un contratto da 7,8 miliardi, una giornalista mi disse: “Non prova vergogna per quello che guadagna?”. Mi provocò notevole fastidio. La risposta? “Con me l’azienda fattura intorno ai 175 miliardi l’anno, quindi sono sottopagato”.»

Durante la propria carriera, Bonolis ha avuto l’occasione di incontrare personalità potenti e divisive, intervistandole o condividendo con loro il palcoscenico: tra i vari protagonisti di cronaca nera come Donato Bilancia, oppure politici come Renzi e Berlusconi. «Quando Donato Bilancia si è seduto davanti a me ho visto una pupilla che non si dilatava, assenza completa di interazione: un cyborg […] Renzi mi sta simpatico: è uno gradevole, intelligente e bizzarro, sicuramente è preso da sé, ma quando arrivi a quel livello devi avere un po’ di presunzione. Il problema è quando l’io è sovrastato dall’ego. Anche Berlusconi mi sta simpatico.»
Infine, a Bonolis viene rammentato come sua moglie, Sonia Bruganelli, sia stata più volte vittima delle critiche social per aver condiviso su Instagram testimonianze di uno stile di vita elevato (aerei privati, shopping selvaggio, ecc). Il conduttore risponde: «Lei è più giovane di me, ha 13 anni meno, ed è cresciuta in un’altra dimensione. Io sono cresciuto con Sandokan, Tognazzi e Vianello, Il libro Cuore… Lei con Dinasty e Falcon Crest […] Se sono abissi? A un certo punto devi fare un compromesso. Ma è divertente, un po’ come scrivere nel 2019 un libro a penna.»