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A Roma in mostra gli yacht dell'antichità

Le imbarcazioni ritrovate a Pisa finalmente esposte al pubblico dopo i primi 8 anni di lavori

Ci siamo. Dopo la scoperta avvenuta a Pisa nel dicembre del 1998 e otto anni di lavoro, vengono finalmente esposti per la prima volta le suppellettili, i reperti e le ricostruzioni delle navi venute alla luce nel cantiere pisano. La mostra, che si svolge a Roma, è intitolata‘Pisa – Un viaggio nel mare dell’antichità’, ed è allestita presso il complesso monumentale di San Michele a Ripa. E’ aperta al pubblico fino al 31 maggio (visite da lunedì a sabato dalle ore 10 alle 19).
In quella che è stata definita la Pompei del mare, posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si possono ammirare imbarcazioni e oggetti d’uso a bordo di tre navi di epoca augustea, ritrovate vicino a Pisa nel 1998, dopo secoli passati a giacere nella terra. Tre le navi già emerse, ma almeno trenta sarebbero le imbarcazioni ancora in attesa di essere riportate alla luce con i loro preziosi carichi: per completare il lavoro di recupero si ipotizzano ancora una decina di anni di lavori, non si tratta dei soliti ritardi italiani: è noto, infatti, che portare completamente alla luce reperti archieologici è un’opera lenta ed estremamente laboriosa.
Le imbarcazioni sono state ritrovate durante le indagini in un’area frequentata sin dall’epoca etrusca, caratterizzata da una serie di depositi dovuti alle violente alluvioni dell’Arno, comprese tra il II secolo a.C. e il VII secolo d.C.
Queste terribili piene, definite dagli studiosi come gli tsunami dell’antichità, travolgevano ogni cosa causando morte, ma assicurando anche la conservazione perfetta d’ogni cosa, come nel caso della prima nave emersa sulla quale è stato ritrovato il timoniere ancora abbracciato al suo cane. Tra gli altri reperti ci sono anfore usate per il trasporto dell’olio, del vino e dei cereali, vasi di vetro, monete, gioielli, pettini, calzature, resti umani e ossa di animali perfettamente conservati.
www.navipisa.it

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