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Kobe Bryant, addio al basket di lusso

Kobe Bryant, addio al basket di lusso

Gadget ultra costosi per il ritiro dell’asso del Nba
Kobe Bryant è ufficialmente in “pensione” a 37 anni.

La star dei Los Angeles Lakers ha giocato ieri l’ultima partita da titolare nel campionato Nba.

L’addio al basket del Black Mamba è stato annunciato dallo stesso campione a fine novembre 2015 con una toccante lettera pubblicata su Player’s Tribune che ha fatto il giro della rete.

Il ritiro dai campi del giocatore più pagato del campionato 2015-2016 (25 milioni di dollari l’anno) è avvenuto in grande stile allo Staples Center di Los Angeles.

Ad applaudire i 60 punti segnati da Kobe Bryant contro gli Utah Jazz, sconfitti per 101 a 96, c’era anche un altro sportivo che ha terminato la sua carriera agonistica qualche anno fa, David Beckham, immortalato sugli spalti insieme al figlio Brooklyn.

David Beckham e il figlio all'addio al basket di Kobe Bryan

Gli #ThankYouKobe e #MambaDay hanno spopolato suoi social durante la festa di addio di ieri e non sono mancati omaggi da parte di vip internazionali come Taylor Swift che si è complimentata per la sua “carriera leggendaria” in una trasmissione televisiva andata in onda dopo la partita.

Del resto il cestista si prepara a uscire dalle scene in un momento in cui la sua popolarità è ancora alle stelle come dimostrano le vendite record della sua maglietta numero 24 effettuate nel Nba Store. Il portale Lakersstore.com ha messo in vendita anche due cappellini di lusso con cifre in oro 18 carati, diamanti e cristalli Swarowski in numero limitatissimo e a prezzi da capogiro: quello in pelle nera costa  38mila dollari e quello in cashmere viola 24mila dollari.

Cappellini di lusso Kobe Bryant

Salutiamo anche noi il Black Mamba con la lettera di risposta del Nba a quella scritta a novembre dall’asso del canestro:

Caro Kobe,
grazie.

Grazie per la tua passione, l’impegno e la dedizione al basket.

Grazie per averci mostrando che il 24 non è solo un numero sulla maglia, ma sono le ore del giorno in cui ti dedichi al basket per essere il migliore.

Grazie per esserti sempre dato anima e corpo.

Grazie per averci creduto anche quando il corpo stava urlando “no”, ma la tua mente e il tuo cuore continuava a dire “sì”.

Per le partite che non hai voluto perdere, e quelle che era destino vincere.

Grazie per la tua battaglia continua.

Per aver tenuto a bada l’ambizione spietata e aver giocato con umiltà e rispetto.

Per averci mostrato che non servono giochi di prestigio, ma solo il duro lavoro.

Grazie per averci fatto sorridere, ridere, urlare, piangere, saltare dagli spalti, e sudare quattro camice.

Grazie per aver giocato nell’unico modo in cui questo sport deve essere giocato.

Grazie per averci insegnato a credere in noi stessi, anche quando non c’è nessun altro disposto a farlo.

Per 20 anni hai dato a questo sport tutto quello che potevi, e ti siamo eternamente grati.

Grazie per amare il basket.

Cari saluti,

Nba

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