Ad Anmer HallPochi mesi fa i media inglesi riportavano di un malcontento del Principe Carlo, dispiaciuto del suo ruolo marginale nella vita del piccolo George e della cosiddetta Middletonisation di William, in particolare della quantità di tempo che suo figlio trascorre con la famiglia della moglie Kate.
Il Principino è molto vicino ai Middleton, tanto che è nonna Carole a decidere “quando George deve fare il pisolino, quando e che cosa può mangiare”.
Adesso che è nata anche la Principessa Charlotte, la secondogenita dei Duchi di Cambridge il suo ruolo sarebbe ancora più “ingombrante”.
Mrs Middleton avrebbe deciso di trasferirsi in pianta stabile nella casa di campagna nel Norfolk dove la figlia e il genero hanno deciso di stabilirsi lontano dai paparazzi per crescere in intimità i loro due splendidi figli.
Carole quindi ora si trova ad Amner Hall, e ci rimarrà almeno per il prossimo mese.
Nonostante Kate possa contare su una babysitter, un’infermiera, una domestica, uno chef e diverse guardie del corpo, desidera avere la mamma al suo fianco, come accade nelle famiglie dei commoner.
“Gestisce la casa, sceglie il cibo – non grasso perché Kate vuole recuperare la sua linea il prima possibile- e i fiori da mettere nei vasi. Dà direttive anche alle babysitter. In pratica si assicura che alla famiglia non accada mai nulla di spiacevole. Non c’è nulla che lei non farebbe per William e Kate” ha spiegato una fonte vicina alla coppia reale.
Sembra che Michael Middleton non sia affatto d’accordo con il trasferimento della moglie e preferirebbe mantenere le distanze perchè “pensa che Kate e William siano assolutamente capaci di gestire le cose da soli ad Amner Hall senza l’intrusione di Carole, che si sta guadagnando dei pareri negativi per il suo coinvolgimento”.
Sempre secondo la stessa fonte, Carole, avrebbe contattato un agente immobiliare per trovare una casa di campagna vicina ad Anmer Hall, così da poter rimanere nelle vicinanze senza disturbare la vita familiare dei Cambridge, ma Michael non avrebbe nessuna intenzione di lasciare Bucklebury.
