Riflettori puntati sulla DuchessaDopo una dolce parentesi dedicata alla figlia Charlotte, i riflettori tornano a essere puntati su Kate Middleton.
Ieri, la Duchessa è stata tra gli ospiti d’onore della 23esima edizione del charity day dell’ICAP nella City di Londra, un ente che raccoglie fondi per diverse iniziative benefiche.
Con un tailleur verde bottiglia griffato L.K. Bennett, già indossato nel 2012 per una visita ufficiale al fianco della Regina, la Middleton ha mostrato un nuovo taglio di capelli, una spuntatina molto più evidente del solito, che come di consueto, divide gli esperti hairstylist.
All”evento di raccolta fondi che vede la società di brokeraggio donare le entrate e le commissioni di un intero giorno in beneficenza, anche il Principe William, che per un giorno, e per una buona causa, si è trasformato in un determinato agente di borsa.
Alcune delle organizzazioni sostenute dai genitori di George, infatti, sono tra le associazioni scelte quest’anno dall’ICAP: SkillForce, di cui William è patrono, così come SportsAid e Place2Be che Kate rappresenta.
Anche la sera prima, la Middleton aveva lasciato tutti a bocca aperta, questa volta grazie ad una mise da gran galà con tanto di gioielli da vera Principessa.
Kate, con un abito blu ghiaccio con un importante pizzo sul petto griffato Alexander McQueen, ha partecipato al Diplomatic reception, il ricevimento per i diplomatici e ambasciatori organizzato ogni anno dalla Regina a Buckingham Palace.
La Duchessa arriva a Palazzo in compagnia del marito e ai fotografi non sfugge la preziosa coroncina appuntata tra i suoi capelli.
Kate è stata paparazzata per la prima volta con la Lover’s knot tiara, la preferita da Lady D, vero e proprio capolavoro di diamanti e perle.
La preziosissima tiara era stata commissionata nel 1913 dalla regina Mary. Alla sua morte era poi passata alla Regina Elisabetta che l’ha indossata in più occasioni. Prima di donarla, come regalo di nozze, a Diana Spencer, che nel 1996, però, dopo il divorzio da Carlo, l’ha restituita a The Queen.
