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Jackie Kennedy, lettere private all’asta: come rifiutò un uomo che frequentava

Jackie Kennedy, lettere private all’asta: come rifiutò un uomo che frequentava

Jackie Kennedy, lettere private all’asta: come rifiutò un uomo che frequentava

Che sia esistita una Jacqueline Kennedy pubblica e una del tutto privata, molto distante dall’immagine composta e bon ton che ha restituito al mondo, è cosa ormai nota e assodata. Ora alcuni stralci privati della vita dell’iconica first lady vanno all’asta.

Si tratta di 18 lettere scritte a mano e una battuta a macchina che la donna inviò a David Ormsby Gore, che ricoprì il ruolo di ambasciatore inglese a Washington e fu amico di John Fitzgerald Kennedy. Le missive sono state rinvenute presso l’abitazione di Gore; il nipote dell’ambasciatore ha deciso di venderle e di usare il ricavato per ristrutturare la storica abitazione.

Nella corrispondenza si evince di un rapporto molto stretto tra l’ambasciatore e la donna, i due si sono concessi anche una vacanza nel 1967 in Cambogia. Successivamente Gore chiese alla Kennedy di sposarlo, ma lei rifiutò preferendogli Aristotele Onassis. “Mi vuole proteggere. E’ saggio e gentile. Ho deciso“, così scriveva a mano Jackie.