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Imma Battaglia difende il matrimonio con Eva Grimaldi: «Aver indossato i pantaloni non fa di me un uomo»

Imma Battaglia difende il matrimonio con Eva Grimaldi: «Aver indossato i pantaloni non fa di me un uomo»

Eva Grimaldi ed Imma Battaglia hanno coronato il loro sogno ed hanno avuto dalla loro parte il più glamour degli angeli custodi: Enzo Miccio, guru dei matrimoni e dello stile. Ovviamente, per soddisfare le richieste delle spose il wedding planner ha creato un matrimonio che “somigliasse” alle due festeggiate, a partire dagli abiti.

Eva Grimaldi ed Imma Battaglia

Eva Grimaldi ed Imma Battaglia

Molti follower sembrano però non aver apprezzato lo stile di Imma Battaglia che ha scelto di indossare un elegante completo in stile androgino, come d’altronde spesso è stata vista e fotografata. A difenderla dalle critiche è arrivato Enzo Miccio stesso, che si è battuto per difendere lo stile della sua amica neosposa.

Eva Grimaldi ed Imma Battaglia

«E’ stata la giornata in cui abbiamo celebrato gioia e amore, condiviso tra tutti. E’ stata la festa dell’amore. Io avevo un abito meraviglioso di Enzo Miccio, ho fatto fare tutto a lui. Non l’ho mai visto, se non quando me l’ha consegnato. Poi quando ho visto sui social di Miccio questa eterna, fastidiosa chiacchiera su di me ‘uomo’, non ce l’ho fatta. Sono intervenuta perché io non sono un uomo, sono donna come voglio io. D’altra parte il tema gender vuol dire proprio questo. Sono caduti i modelli tradizionali uomo-donna, nella moda. Il look delle donne, ormai, è forte, importante, che non è emulazione di quello maschile. E’ un forte messaggio sulle personalità. Perchè lo dicono solo a me che sembro un uomo? Dietro questo c’è l’omofobia.»

Eva Grimaldi ed Imma Battaglia

«La differenza tra me e ad esempio il ministro Giulia Bongiorno, si veste da uomo. Diciamolo. Eppure nessuno le ha mai detto che si veste da uomo. E qual è la differenza tra me e Giulia Bongiorno? Che sono alta, che faccio sport, che porto i capelli corti da quando ho tre anni, che ho gli zigomi un po’ alti? L’unica verità è che io sono lesbica dichiarata. Io pago l’essere omosessuale, perché vuol dire che ci deve sempre essere qualcuno che fa l’uomo e che fa la donna. Ma il tema è proprio la libertà dell’espressione, la caduta degli stereotipi di genere.»

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