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Gina Lollobrigida, gioielli all’asta

Gina Lollobrigida, gioielli all’asta

Da Sotheby’s a Ginevra
Il nome di Luigina Lollobrigida è pronto a luccicare nell’asta che si terrà il 14 maggio 2013 a Ginevra.

Sotheby’s ha in programma per questa data un’asta davvero preziosa, Jewels and Noble Sale: ben 22 gioielli di lusso griffati Bulgari e indossati dall’attrice nei momenti clou della sua carriera saranno messi all’incanto.

I pezzi più importanti della Collezione saranno in mostra a Londra, New York e Roma, prima di tornare a Ginevra per l’esposizione che precede l’asta.

Curiosiamo tra  i lotti più pregiati.

Due bracciali che possono essere indossati come collana, del 1954 (stima $300,000 – 500,000): un pezzo fra i preferiti dalla Lollobrigida nelle occasioni di gran gala, fra le quali la consegna nel 1961 del Golden Globe come World Film Favourite – Female.

Un paio di pendenti di perle natuali e diamanti, del 1964 (stima $600,000 – $1,000,000): indossati da Gina Lollobrigida in numerose occasioni pubbliche fra le quali l’incontro con la Principessa Margherita nel 1967, alla prima a Londra di The Taming of the Shrew.

E poi un paio di orecchini a clip in smeraldo e diamanti, 15 carati, del 1964 (stima $150,000 – 50,000); una spilla di smeraldo e diamanti di 27.57 carati, del 1964 (stima $150,000 – 250,000); un anello di smeraldo e diamanti, del 1964 , smeraldo di 16. 62 carat i , incorniciato da due file di diamanti taglio brillante (stima $120,000 – 180,000).

Gina LollobrigidaA commento dell’asta, Gina Lollobrigida afferma: “sono stata una donna fortunata, come attrice, come madre, come fotogiornalista, come ambasciatrice per la FAO ed anche come artista. Ho iniziato a collezionare gioielli di Bulgari negli anni ‘50 e ‘60, affascinata dalla magnifica maestria e dallo stile unico di questi gioielli che mi hanno accompagnata in molti viaggi, sia di lavoro che privati e che conservano il “profumo” di quei tempi e delle straordinarie persone che ho conosciuto nel corso del mio cammino. Oggi è la scultura il centro della mia vita. Dopo più di 65 anni si sta concludendo un ciclo ed io desidero ritornare a ciò che appresi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Uno scultore non ha bisogno di gioielli e così ho deciso che è venuto il momento giusto per condividere con altri collezionisti. Nel farlo, posso contribuire ad una causa che mi sta molto a cuore, quella della ricerca sulle cellule staminali, una cura che credo fortemente debba essere garantita gratuitamente a tutti i bambini. E’ perciò mio desiderio che i proventi dell’asta vadano a contribuire alla costituzione di un ospedale internazionale per la ricerca sulle cellule staminali.”

Parte del ricavato dell’asta dei Gioielli Bulgari degli anni ’50 e ’60 andranno così a beneficio di una nobile causa, la ricerca sulle cellule staminali.

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