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Bernardo Caprotti ultime notizie: morto il fondatore di Esselunga, ecco il suo patrimonio

E’ morto Bernardo Caprotti, storico imprenditore italiano fondatore di Esselunga: ecco la sua storia di successo e il patrimonio che lascia in eredità 

E’ venuto a mancare ieri, 30 settembre, uno degli imprenditori di maggior successo in Italia, Bernardo Caprotti, all’età di 90 anni. Da tutti era infatti conosciuto come il fondatore della celebre catena di supermercati Esselunga, tra le aziende leader in Italia nel settore della grande distribuzione. Avrebbe compiuto tra qualche giorno 91 anni ed era in pensione solo da poco: aveva infatti lasciato tutte le cariche nella sua azienda solo all’età di 88 anni. Con la sua morte, Bernardo Caprotti lascia un patrimonio considerevole ai propri eredi che ora dovranno decidere cosa ne sarà della famosa catena di supermercati dato che negli ultimi tempi erano arrivate diverse offerte per una possibile acquisizione.

Secondo le stime attualmente Esselunga vale fra i 4 e i 6 miliardi di euro, a seconda che vengano considerati o meno immobili e aree di sviluppo: nel 2015 la catena di supermercati italiani vantava una rete di 152 punti vendita tra Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio, con oltre 22.000 dipendenti e un fatturato di 7,3 miliardi di euro. E’ questo il patrimonio che, con la sua morte, lascia Bernardo Caprotti, il cui nome già nel 1957 si andava a legare all’inaugurazione del primo supermercato italiano in viale Regina Giovanna a Milano, all’epoca di proprietà Rockefeller.

Secondo le stime di Forbes per il 2016 il patrimonio netto di Bernardo Caprotti sarebbe di 2,6 miliardi di dollari costruiti con la fortuna della sua Esselunga e che gli ha permesso, malgrado il carattere austero e da capitano come lo ricordano con affetto i collaboratori, di non mancare mai in fatto di generosità. Si è infatti sempre impegnato, con riservatezza, non solo a sostenere enti di assistenza e iniziative culturali ma anche dipendenti e famiglia: non sono mancati negli anni donazioni a suon di milioni di euro a nipoti, figli e dipendenti, regolarmente registrati da un notaio, direttamente dal conto personale di Bernardo Caprotti.