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Bernardo Caprotti patrimonio: 5 curiosità sul suo stile di vita

Scomparso pochi giorni fa, Bernardo Caprotti era una persona che si teneva lontana dai media: ecco alcune curiosità sul suo stile di vita e i ricordi di chi l’ha conosciuto

E’ venuto a mancare pochi giorni all’età di 90 anni Bernardo Caprotti, il fondatore e proprietario di Esselunga, celebre catena di supermercati che ha rivoluzionato fin dagli anni Sessanta il modo di fare la spesa degli italiani. Le esequie del patron saranno, proprio per suo volere, in forma strettamente privata, esattamente come ha gestito la sua vita in tutti questi anni: schivo e restio a concedersi ai media, teneva lontano dai giornali la maggior parte delle cose che lo riguardavano. In questa triste occasione sono tanti i personaggi che ricordano Bernardo Caprotti: Luxgallery ha raccolto cinque curiosità sullo stile di vita del milionario.

Il patron di Esselunga, proprietario di un patrimonio stimato di 2,6 miliardi di dollari, non aveva mai fatto mancare donazioni legalmente registrate a dipendenti e parenti ma allo stesso tempo si era dato da fare anche nel campo della beneficenza; Bernardo Caprotti ad esempio nel 2014 aveva fatto un’importante donazione all’Università Statale di Milano per aprire una nuova cattedra di pediatria grazie alla quale, insieme al Policlinico, si sarebbero potuti aiutare i bambini del Nicaragua con problemi renali. A raccontare l’accaduto a Corriere.it è Fabio Sereni, pediatra emerito della Statale: “Conosceva il nostro reparto, gli parlai anche dei progetti in Nicaragua. Disse subito sì. E a breve arrivò la donazione all’ateneo per istituire la nuova cattedra di pediatria”. A ricordare Bernardo Caprotti è anche il celebre chef Gualtiero Marchesi, che ne parla come dell’affezionato cliente del martedì al “Marchesino”, e racconta: “Una volta mi ha detto di avermi dato lui la ricetta della cotoletta ‘come andava fatta, alta come l’osso e rosa dentro’. Gli ho risposto di averla copiata da mio padre, era l’unica cosa che sapeva fare bene in cucina: alta come l’osso, col burro e rosa”.

A raccontare dello stile di vita ma soprattutto del carattere sempre disponibile di Bernardo Caprotti è anche il sindaco di Fubine, nel Monferrato, Dina Fiori, dove l’imprenditore aveva una villetta e una riserva di caccia, una delle sue grandi passioni; “Ha fatto molto per Fubine, sia con la riserva di caccia sia per migliorare il paesaggio, sia per la vicenda dei carabinieri” racconta il sindaco: Caprotti infatti aveva acquistato la villetta vicino alla caserma dei Carabinieri, che dovevano lasciare il paese, per permettere loro di restare. Anche l’ex segretario PD Pier Luigi Bersani ha un ricordo di Bernardo Caprotti di cui racconta: “Era un uomo che aveva un rapporto intimo con le sue attività, fino alle sue propaggini più estreme. Più di una volta l’ho visto girare nei suoi negozi, sapeva tutto di ogni singolo scaffale, si fermava a conoscere e a parlare con tutti i dipendenti”. E per chi non lo ricordasse, nel 2011 Bernardo Caprotti aveva perfino fatto un cameo in un mini spot pubblicitario girato da Giuseppe Tornatore durante il quale impersonava uno dei suoi dipendenti.