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Addio a Ottavio Missoni

Addio a Ottavio Missoni

Lutto nel mondo della moda

“La Famiglia Missoni annuncia la morte di Ottavio Missoni. Il Signor Missoni è mancato serenamente nella sua casa di Sumirago. I funerali avranno luogo lunedì 13 Maggio alle ore 14.30 presso la Basilica di Santa Maria Assunta, in Gallarate. La camera ardente sarà allestita domenica 12 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 nel cortile dell’azienda in Sumirago, via Zara”.

Poche parole per annunciare la scomparsa di uno dei personaggi più affascinanti, carismatici e amati della moda made in Italy: artista, atleta, campione e stilista capace di creare capi e accessori must have che hanno fatto la storia.

Ottavio, fondatore con la moglie Rosita della celebre maison che ha rivoluzionato con le sue iconiche stampe e i suoi meravigliosi pattern il fashion system internazionale, si è spento nella sua casa di Sumirago nel Varesotto all’età di 92 anni dopo essere stato dimesso il primo maggio dall’Ospedale di Circolo di Varese dove era stato ricoverato per uno scompenso cardiaco.

Figlio del capitano Vittorio Missoni e della nobile dalmata Teresa de’ Vidovich nasce nel 1921 a Ragusa di Dalmazia (attuale Dubrovnik) nel Regno di Jugoslavia, per poi trasferirsi a Zara.

Dai 16 ai 32 anni, è stato campione di atletica, nei 400 metri piani e a ostacoli: ha vestito 23 volte la maglia azzurra, ha conquistato 8 titoli italiani e l’oro ai mondiali studenteschi nel 1939.

Poco dopo si arruola nell’esercito, nel 1942 partecipa alla battaglia di El Alamein, il lungo conflitto tra l’esercito italo-tedesco e quello britannico. Viene fatto prigioniero in Egitto, per quattro anni, e torna in Italia soltanto nel 1946.

Nel ’48, l’incontro con la donna della sua vita, Rosita Jelmini, una giovane ragazza la cui famiglia possiede una fabbrica di scialli e tessuti a Golasecca, in provincia di Varese.

Il matrimonio di Ottavio e Rosita Missoni

I due si sposano nel ’53 e avviano un’attività produzione di tessuti pregiati e maglieria a Gallarate, in un capannone in affitto: ecco come nasce l’azienda che scriverà un pezzo importante della storia del nostro Paese, che porterà Rosita e il suo Tai sull’olimpo della moda e nelle sale dei maggiori musei del mondo.

Nel ’66 la prima sfilata di moda, nel ’69 l’apertura dello stabilimento a Sumirago, che diventa, e lo è tutt’oggi, il quartier generale Missoni con annessa villa per la famiglia.

Dopo il tragico incidente che lo scorso gennaio ha coinvolto il primogenito Vittorio, ora a guidare l’azienda sono rimasti i figli Angela e Luca.

Ottavio Missoni e la nipote Margherita

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