x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Palazzo Mocenigo, un museo per il profumo

Palazzo Mocenigo, un museo per il profumo

Riapre al pubblico il 19 ottobre 2013

Il 2013 si sta rivelando un’ottima annata per Venezia.

La città lagunare ospita fino al 24 novembre la 55esima Biennale d’Arte, il Teatro La Fenice porta in scena fino al 24 agosto la prima edizione del festival estivo “Lo spirito della musica di Venezia”, TripAdvisor l’ha inserita tra le località vincitrici dei Travelers’ Choice Destinations Awards 2013 e per finire, la collezione haute couture autunno inverno 2013-2014 di Dolce&Gabbana ha sfilato sabato scorso a Palazzo Barbaro.

Altra novità a cui si prepara la Serenissima è la riapertura al pubblico di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dopo un’importante operazione di restyling.

Dal 19 ottobre 2013 i turisti potranno esplorare i nuovi percorsi espositivi del museo dove troverà spazio anche una sezione dedicata alla storia del profumo e delle essenze.

Il progetto di riallestimento di Palazzo Mocenigo, supportato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna e dal Comune di Venezia, ha la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi – architetto, regista, scenografo e costumista di fama internazionale – e si realizza sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia e la curatela di Chiara Squarcina, responsabile del Museo.

Il nuovo assetto del palazzo settecentesco di San Stae sarà il contenitore di lusso per arredamenti, dipinti e abiti d’epoca – ben 150 capi – fornendo un quadro completo degli usi e costumi della Venezia nobiliare del XVIII secolo.

Restayling Palazzo Mocenigo

Grazie al sostegno e alla collaborazione di Mavive Spa, azienda veneziana della famiglia Vidal, il museo ospiterà una sezione esclusivamente dedicata al profumo, rappresentando una novità assoluta nel panorama della museografia italiana.

Questo inedito spazio ospiterà manufatti e documenti antichi, tra cui il prezioso manuale di cosmetica “I Notandissimi Secreti de l’Arte Profumatoria” (G. Rossetti, Venezia 1555), primo ricettario dell’Occidente che cataloga con approccio scientifico più di 300 formule di cosmetici in uso nella Venezia di allora, oltre a vere e proprie “stazioni olfattive” didattiche.

Partecipano all’importante progetto anche la nota casa essenziera tedesca Drom, che fornirà supporto tecnico e scientifico per le installazioni sul profumo e metterà a disposizione la sua preziosa collezione di Flaconi Storp (una delle più ricche al mondo, con oltre 2.500 oggetti da esposizione e pezzi databili fino al 2.000 a.C.) e il Corso di Cosmetologia dell’Università di Ferrara, che fornirà consulenza scientifica.

Flacone pendente della collezione Storp