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L’oro liquido si scopre in Umbria

L’oro liquido si scopre in Umbria

Iniziativa di Paolo Caschera e Luciano CadelanoChi è appassionato di cosmesi e vuole conoscere il procedimento con cui viene creato un prezioso alleato di bellezza, dovrà recarsi il 14 settembre 2010 al Castello di Montignano Relais & SPA di Massa Martana in provincia di Perugia.

In questa data si terrà un evento dedicato all’olio di Argan organizzato da Paolo Caschera in collaborazione con Luciano Cadelano.

Un gruppo di donne artigiane marocchine, con la collaborazione dell’azienda agricola Tenuta Colle Carello, presenterà la lavorazione del famoso olio, realizzando l’intera fase di lavorazione con una tecnica artigianale di millenaria sapienza.
La filosofia alla base dell’unione di queste donne è quello di produrre un manufatto unico che coniughi la ricerca moderna con l’artigianato. Il desiderio è far nascere prodotti che emergano dalla memoria collettiva, presentandoli in uno spazio, che sarà strutturato come un accogliente salotto che permetterà alle visitatrici, oltre che di visionare la lavorazione, anche di usufruire di un tempo di relax dedicato a se stesse in cui, sarà possibile sorseggiare una tisana e chiacchierare con le amiche.

L’Olio di Argan, chiamato anche “oro liquido”, viene ottenuto dalle mandorle dell’ “argania spinosa” attraverso un processo antico e laborioso, ancor oggi realizzato a mano con tecniche tradizionali, da un gruppo di donne della Cooperative femminile Bouzama di Essaouira, un piccolo villaggio marocchino affacciato sull’Oceano Atlantico.
Si tratta di una lavorazione affascinante che permette di ottenere, da un frutto della natura spontaneo e presente nei luoghi più impervi, un olio di alta qualità, utilizzato sia per l’alimentazione che per la cura della persona grazie alla sua efficacia nel combattere la disidratazione cutanea. La tecnica per ottenere l’olio inizia dalla rimozione del rivestimento esterno della mandorla, cui segue la rimozione della cuticola che protegge la polpa, il frutto da cui si estrae l’olio. Le mandorle vengono poi tostate e macinate, fino ad ottenere la pasta da cui alla fine spremere ed estrarre l’olio. Fasi semplici e al contempo maestose per la velocità e precisione con cui vengono condotte dalle donne della comunità, che nella serenità e semplicità del loro piccolo laboratorio, sedute a terra sui loro tappeti, si fanno portavoce di una dignità lavorativa che ha pochi eguali nel mondo produttivo.

www.paolocaschera.com