La nuova tecnica mini-invasiva è stata presentata al XI convegno internazionale Sies – Bologna dal Dott. Alessandro Gennai
A metà tra la chirurgia e la medicina estetica, arriva il Lifting endoscopico, una tecnica poco invasiva che permette ringiovanire in modo soft tutto il viso, collo compreso, lasciando inalterate le caratteristiche del viso e senza cicatrici.
Il sistema è stato illustrato da Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna membro della European Academy of Facial Plastic surgery, sabato 23 febbraio durante l’intervento su “Lifting mini invasivo del volto: ruolo dell’endoscopia del lipofilling e nuovi sistemi di sospensione“, all’11° convegno internazionale di Medicina, odontoiatria e chirurgia estetica organizzato dal Sies.
«L’endoscopia -dice Alessandro Gennai- permette di ottenere i risultati eccellenti raggiungibili solo con il bisturi, abbinati a un’invasività minima che ricorda le metodiche soft della medicina estetica».
Il lifting endoscopico corregge i segni del tempo in modo soft e senza cicatrici.
Senza che sia necessario tagliare i capelli, vengono eseguite sulla sommità della fronte 4 o 5 incisioni di un centimetro e mezzo, che non lasciano cicatrici. Da qui, viene introdotta una piccola telecamera di 4 millimetri di diametro che riproduce su un monitor la visione di quanto accade sotto la pelle, consentendo così di riposizionare, con l’ausilio di microstrumenti, i tessuti profondi con maggiore precisione e fissarli che nuovi sistemi come i nuovissimi fili con i coni riassorbibili ed i gancini frontali anch’essi riassorbibili. Le caratteristiche del viso restano inalterate e grazie al lipofilling, ossia l’innesto di tessuto adiposo precedentemente prelevato da altre parti del corpo, si ridonano i volumi del viso giovanile.
L’uso dell’endoscopia offre innumerevoli vantaggi: cicatrici limitate e tutte celate tra i capelli, nessuna incisione sul viso e nessuna resezione cutanea, tempi di guarigione più rapidi, assenza di complicanze legate alla cicatrizzazione e al trofismo della cute, minori rischi di lesioni nervose e vascolari, risultato più naturale.
Inoltre, le tecniche endoscopiche più all’avanguardia permettono già da qualche anno di eseguire il lifitng mini-invasivo del volto e da qualche mese è possibile ringiovanire anche il collo senza cicatrici.
L’innovativa tecnica è stata inventata negli anni ’90 negli Stati Uniti da Nicanor Isse e Alessandro Gennai è stato il primo a portarla in Italia, dopo averla appresa in America direttamente da Isse. «L’endoscopia -afferma Gennai- prende le mosse dalle recenti scoperte nel campo dell’invecchiamento del viso, che lo attribuiscono a due fattori: la discesa dei tessuti e la perdita di adipe, che causano le rughe e conferiscono un aspetto stanco. Alla luce di queste premesse, le tecniche chirurgiche che prevedono di “tirare e tagliare” la pelle e spianare le rughe diventano obsolete, mentre la priorità diventa il ripristino dei volumi ed il sollevamento verticale delicato dei tessuti profondi».
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