x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

I millesimati di Moët & Chandon

I millesimati di Moët & Chandon

La grandeur dello Champagne

Dal 1743 a oggi Moët & Chandon è lo champagne più amato nel mondo e sinonimo di luxury wine.
Eccellenza dell’eccellenza, i millesimati rappresentano lusso, tradizione e unicità racchiusi in una bottiglia esclusiva.

Nati grazie alla speciale lavorazione di uve della stessa vendemmia, come spiega Benoit Gouez, chef de cave Moët & Chandon solo “condizioni eccezionali offrono l’opportunità di creare un Gran Vintage altrettanto eccezionale. Uno Champagne unico, dalla personalità complessa, matura e affermata”.

La storia dei Gran Vintage inizia nel 1842, anno di nascita del primo millesimato della Moët & Chandon, e da allora rappresentano la punta di diamante della maison.

Sensuale, appassionato, unico sono i tre aggettivi che descrivono il GRAN VINTAGE 2003. “Ottava meraviglia” degli Champagne, è l’ultimo nato in casa Moët & Chandon. Risultato di una vendemmia atipica e complicata, che ha sfidato la natura e tutta la sua potenza, il 68° millesimato è la difficile scommessa che, con audacia e coraggio, la maison ha vinto.

Ideale per soddisfare il palato nei più attenti connaisseurs, è uno champagne sorprendente, dolce quanto speziato, fermo quanto vigoroso.
Le prime note sono di vaniglia, mandorla, e nocciola. Seguono i toni caldi e colorati di frutti pieni di sole: albicocca, pesca gialla, prugna e pera candita.
A queste sfumature fruttate si intrecciano note di spezie dolci e boschive: cannella, pan di spezie e caffè appena tostato.

Le novità non finiscono qui. Ecco, infatti, che Moët & Chandon presenta la Gran Vintage Collection nella bottiglia da 75 cl, decorata con cura grazie all’etichetta realizzata a mano che riproduce il cartellino con l’annata scritto a gesso e utilizzato nella riserva per identificare le varie annate conservate.

1995-63° millesimato è frutto di un’estate eccezionale, che ha dato vita a Chardonnay possenti, austeri e rigorosi, con notevole equilibrio acido.
I vini del 1995 sono quindi nell’insieme maturi e complessi, equilibrati e rigorosi con un magnifico potenziale di invecchiamento.
Il vino si impone per il suo notevole equilibrio, il gusto si prolunga e persiste, tenero e caloroso.
La pera, gli agrumi e la mandorla evolvono verso la pesca di vigna e l’albicocca, limone candito e miele millefiori. La trama finale si prolunga in una freschezza dalle note di mandarino e clementina.

Una delle migliori annate in assoluto per la produzione di vini di eccellente struttura è il 1990 con il 60° millesimato. Stiamo parlando di uno dei più grandi millesimati del XX secolo, grazie a una straordinaria omogeneità dei gradi alcolici potenziali e delle acidità in tutti i vitigni e i cru.
Potente e complesso, il 60° millesimato ha una maturità bruna e dolce per un vino solido dominato dal Pinot noir, ben equilibrato, ampio. La materia è calda, omogenea, spessa e offre un finale con la forza e la tonicità del caffè, per un risultato finale di un equilibrio perfetto.