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Wildlife Photographer of the Year 2013

Wildlife Photographer of the Year 2013

Gli scatti più belli della fotografia naturalistica al Forte di Bard
Da oggi al 2 giugno 2014 il Forte di Bard ospita una mostra da non perdere.

Per il quinto anno è, infatti, il principale polo culturale della Valle d’Aosta ad accogliere in esclusiva la prima tappa italiana del tour mondiale della mostra fotografica Wildlife Photographer of the year 2013.

In mostra oltre 100 immagini, vincitrici nelle 18 categorie del premio indetto dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il BBC Wildlife Magazine, giunto ormai alla sua 49esima edizione.

Quest’anno hanno partecipato 43.000 concorrenti, provenienti da 96 Paesi del mondo, tra semplice amatori e fotografi professionisti. In ognuna delle categorie, sono stati selezionati i vincitori da una giuria di stimati esperti e fotografi naturalisti.

Attraverso la lente della fotografia naturalistica la rassegna cattura il fascino e la bellezza del nostro pianeta, regalandoci uno sguardo sulla natura come non si era mai visto.

Il vincitore dell’anno è il fotografo sudafricano Greg du Toit, con il suo scatto Essence of Elephants, un ritratto di elefanti africani, misterioso e pieno di energia, scattato nella Nothern Tuli Game Riserve nel Botswana. Greg ha passato 10 anni a cercare il ritratto di elefanti perfetto.  Preparazione, passione e un tocco di fortuna gli hanno assicurato questo scatto vincitore.
“Il mio successo è legato all’aver abbandonato le regole convenzionali della fotografia, nel tentativo di realizzare uno ritratto di elefanti unico nel suo genere. Questa immagine traduce la speciale energia che sento quando sono in mezzo agli elefanti”. Il presidente della giuria, Jim Brandenburg, esperto fotografo naturalista, ha dichiarato: “la fotografia di Greg ci porta immediatamente nelle pianure africane. Risalta sia per la sua eccellenza tecnica che per il momento assolutamente unico che è riuscito a catturare. E questo accade una sola volta nelle vita”.

Mother’s little headful di Udayan Rao Pawar

Il Veolia Environnement Young Wildlife Photographer è stato vinto dal quattordicenne Udayan Rao Pawar, con la sua foto Mother’s little headful. L’immagine mostra dei coccodrilli gharial sulla riva del fiume Chambal, nel Madhya Padesch, in India, un zona sempre più minacciata da attività di estrazione di sabbia e pesca illegali. Udayan si è accampato vicino alla riva del fiume tutta la notte per poter catturare questo scatto nelle prime ore della mattina.
“All’alba – racconta Udayan –  ho visto questa scena: la madre saliva in superficie dalla scura profondità del fiume, rispondendo ai richiami gutturali dei suoi piccoli, che sono corsi subito verso di lei e si sono arrampicati sulla sua testa”. Il giudice Tui de Roy, un famoso fotografo naturalista, ha detto: “la composizione e la scelta del tempo di scatto sono perfetti. Lo sguardo fisso della madre sembra proprio puntare verso di noi per chiederci di lasciarla in pace. La foto è bella e stimolante, ma al tempo stesso meravigliosamente giocosa. E questo la rende sicuramente degna di vincere”.

Tra i fotografi italiani che hanno partecipato al prestigioso concorso, Stanislao Basileo, secondo classificato nella categoria Urban Wildlife con lo scatto A spasso sulla diga, Alessandro Bee che ha ricevuto una menzione speciale nella categoria Animals in their Environment, con la foto Into the fall, Valter Bernardeschi menzionato nella categoria Behaviour: Mammals, con la foto Fishing. Infine, ha ricevuto una menzione anche Valter Binotto nella categoria Botanical Realms, con lo scatto Dente di cane.

Fishing di Valter Bernardeschi