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Vinitaly 2016, ai cinesi piace il vino italiano

Vinitaly 2016, ai cinesi piace il vino italiano

I numeri di chiusura
Ieri, 13 aprile 2016, è calato il sipario su una delle rassegne di riferimento a livello internazionale nel settore enologico, Vinitaly.

La manifestazione conferma la sua leadership di principale piazza affari internazionale del vino, con un totale di oltre 130.000 presenze in 4 giorni di fiera. Importante la crescita in termini qualitativi dei buyer esteri, quasi 50mila, in arrivo da 140 Paesi.

La 50esima edizione del Salone dedicato a vini e distillati ha infranto lo storico record di 100mila metri quadrati netti espositivi, confermandosi la prima rassegna al mondo per superficie con più di 4.100 espositori da più di 30 Paesi.

Grande successo anche per il fuori salone Vinitaly and the City che ha registrato 29mila presenze.

L’obiettivo era quello di dare un segnale chiaro alle aziende espositrici e ai visitatori, per fare in modo che la 50esima edizione di Vinitaly fosse quella che proiettava la rassegna nei prossimi cinquant’anni – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. – L’aver saputo mantenere la parola data e creare un format che ha soddisfatto in pieno le attese, sia per il wine business in fiera sia per il wine festival in città, con una edizione di Vinitaly and the City dai grandi numeri, è motivo di orgoglio e di impegno per migliorare ulteriormente il prossimo anno”.

Il Salone è stato visitato anche da personalita politiche di spicco, come il Presidente Mattarella che ha inaugurato la kermesse e il Premier Renzi che ha discusso degli sviluppi delle vendite digitali del vino, insieme a Jack Ma, fondatore di Alibaba, il colosso dell’e-commerce cinese che proprio da Verona ha lanciato per il 9 settembre la Giornata del vino in Cina: “Partirà il 9 settembre alle ore 9 – ha svelato Ma. – Perché per noi il 9 è il numero del vino, dunque 9-9-9 suona come wine-wine-wine. E credo che riusciremo ad accorciare le distanze tra lo spazio di mercato del vino francese in Cina, che è al 55%, contro il 6% della quota italiana”.

L’obiettivo dell’imprenditore dagli occhi a mandorla è portare l’export italiano di vino dal 6% fino al 66% e ci sono ottime possibilità visto che la Cina già oggi può contare su una classe media di oltre 300 milioni di persone.

Proprio i buyer cinesi hanno registrato un +130% di presenze in fiera seguiti da canadesi (+30%) e francesi (+29%).

La 51esima edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati è in programma a Veronafiere dal 9 al 12 aprile 2017.