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Venezia 2013, Eva Riccobono madrina

Venezia 2013, Eva Riccobono madrina

Svelato anche il manifesto

Tra un mese e mezzo tutti i riflettori saranno puntati sul lido più glamour d’Italia.

Dal 28 agosto al 7 settembre a Venezia si terrà la 70esima edizione del prestigioso Festival del Cinema, tra premiere, celebs e party esclusivi.

Dopo aver appreso che il regista statunitense William Friedkin ritirerà il Leone d’oro alla carriera, che Bernardo Bertolucci presidierà la Giuria e che toccherà a “Gravity” di Alfonso Cuarón con George Clooney e Sandra Bullock aprire la manifestazione, ecco altre due novità direttamente dalla Laguna.

Dopo Isabella Ferrari, Ambra Angiolini, Maria Grazia Cucinotta, Isabella Ragonese, Vittoria Puccini e Kasia Smutniak, sarà Eva Riccobono la madrina della kermesse diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Eva sarà sul palco della Sala Grande il 28 agosto per la cerimonia di inaugurazione, seguita dalla proiezione in del film di apertura, e il 7 settembre condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.

La Riccobono, top model di fama internazionale, ha debuttato nel cinema nel 2008 con la commedia “Grande Grosso e Verdone”.

Nel 2012 è stata una delle protagoniste del film “E la chiamano estate” nei panni di una prostituta eroinomane, mentre nel 2013 ha vestito i panni di Simonetta nella pellicola di Marco Ponti “Passione Sinistra”, interpretazione che le ha fatto conquistare il Ciak d’Oro come miglior attrice non protagonista.

Svelata anche l’immagine scelta per il manifesto ufficiale del Festival realizzata da Simone Massi, animatore, regista e anche illustratore della sigla della Mostra, premiato nel 2012 col David di Donatello per il miglior cortometraggio.

L’immagine è un omaggio al cinema di Theo Anghelopulos e di Federico Fellini, in quanto rimanda a un’inquadratura del film del regista greco “L’eternità e un giorno” (1998), interpretato da Bruno Ganz.

Un uomo di spalle agita le braccia in direzione di una barca che, in lontananza, trasporta un bambino e un rinoceronte; una citazione autoironica del manifesto dello scorso anno (a sua volta ispirato a “E la nave va”, 1983, di Fellini), che segna una continuità e un superamento allo stesso tempo, e un invito anche a guardare oltre e a viaggiare con l’immaginazione.

Manifesto Festival del Cinema di Venezia 2013