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Turismo speleologico: cinque grotte meravigliose da visitare in Italia

Turismo speleologico: cinque grotte meravigliose da visitare in Italia

Il buon Alberto Angelo lo chiamerebbe tecnicamente turismo speleologico, più semplicemente per noi è l’esperienza meravigliosa di visitare le grotte. L’Italia fortunatamente è ricca di spelonche, cavità e caverne naturali da visitare, da esplorare in tutta sicurezza.

Il Belpaese è ben attrezzato per visite guidate che vi regaleranno il brivido di scendere nel cuore della terra. Più si va giù, più la temperatura si abbassa, pertanto è consigliabile avere una giacca a vento. Ah, armatevi anche di scarpe comode: vi presentiamo cinque grotte da esplorare nel nostro paese.

Partiamo dal sud per arrivare al nord. Iniziamo il nostro viaggio dalla Puglia, dalle Grotte di Castellana, situate  nell’omonimo comune in provincia di Bari. La visita completa dura 2 ore e consiste in un itinerario sotterraneo di circa 3 km di camminamenti. Un insieme di cavità caratterizzati da stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, cristalli. Senza considerare che d’estate la caverna d’accesso diventa teatro di rappresentazioni multimediali che hanno per oggetto l’Inferno di Dante Alighieri.
L’ultima grotta, detta “Grotta Bianca”, è per il biancore dell’alabastro, tra le più splendenti del mondo. Proseguiamo con la Campania, che gode sul suo territorio delle Grotte di Pertosa Auletta, in provincia di Salerno. Hanno una particolarità: sono le uniche grotte non marine in Italia attraversate da un corso d’acqua, il fiume Negro. Le visite guidate si effettuano tutto l’anno, la maggior parte a bordo di piccole imbarcazioni. Le grotte si trovano all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, riconosciuto Geoparco Unesco. Qualcosa di veramente unico.

Risaliamo il Belpaese, ed eccoci nel Lazio, dove si trovano le Grotte di Pastena, situate sui Monti Ausoni, in provincia di Frosinone, a circa 80 km da Roma. Comodi sentieri consentono ai visitatori di esplorare dieci sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate. Scoperte nel 1926, oggi sono gestite dal Consorzio per la conservazione e valorizzazione del patrimonio speleologico delle grotte di Pastena e Collepardo. Alla fine dell’itinerario il Lago Blu e la piccola cascata sotterranea che lo alimenta. A seguire voglio parlavi della La Grotta del Vento, che si trova nel Parco delle Alpi Apuane, in Garfagnana (Lucca) in Toscana. La visita può durare da una a tre ore, a seconda dell’itinerario scelto. Qui le persone possono optare per semplici itinerari turistici, ma anche per percorsi più avventurosi, privi di sentiero, salendo su scalette o arrampicandosi sulle pareti, legati a corde di sicurezza e accompagnati da esperti speleologi. La particolarità di questo luogo? Un pozzo di 90 metri, che viene risalito dal basso verso l’alto, che conduce ad un breve canyon sotterraneo.

Terminiamo il nostro viaggio con il Friuli Venezia Giulia, in particolare con la Grotta Gigante, che è la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, nei pressi della cosmopolita Trieste. Scoperta nel 1840, è stata aperta al pubblico nel 1908. La Grotta Gigante, detta così proprio per le sue dimensioni, è formata da un unico salone alto più di 98 metri. Qualcosa di veramente incredibile: uno spettacolo naturale da non perdere!