E record di ascoltiBattendo tutti i record, la finale del campionato di football americano al Lucas Oil Stadium di Indianapolis ha tenuto incollati al televisore la bellezza di 111.3 milioni di telespettatori.
Il Super Bowl 2012 si è così conquistato il titolo di show più seguito di sempre con l’ascolto più alto mai registrato nella storia della tv americana e uno share che ha toccato il 71%.
La performance di Madonna durante l’intervallo è stato seguita da ben 114 milioni di americani, rispetto ai 110.3 milioni che l’anno scorso hanno cantato e ballato con i Black Eyed Peas.
Per questo motivo gli spot durante la partita sono stati venduti a peso d’oro: si parla di una tariffa media di 3 milioni e mezzo di dollari ciascuno.
Solitamente le grandi aziende pensano a delle pubblicità ad hoc, dedicate al big event.
Tra tutte, una ci è pù cara: si tratta dello spot Fiat 500 Abarth con la modella rumena Catrinel Menghia, che in italiano seduce un passante.
Dopo lo spot con Eminem dell’anno scorso, per il 2012 Chrylser ha ingaggiato Clint Eastwood per lo spot che più ha fatto discutere per l’invito del premio Oscar a tutti gli americani a rialzarsi dopo l’intervallo -la crisi- e a dare il meglio nel secondo tempo che sta per cominciare.
E poi ancora spazio ai volti noti: la Honda ha scelto Matthew Broderick che cita film anni Ottanta, la stupenda Adriana Lima ha prestato la sua avvenenza per Teleflora e per Kia, mentre Elton John e la vincitrice di X Factor USA Melanie Amaro, sono apparsi nello spot stile medievale della Pepsi che faceva il verso ai moderni talent show.
Per la gioia di tutte le donne, un sexy David Beckham diventa testimonial della sua linea David Beckham Bodywear nata in collaborazione con H&M.
Divertenti lo spot Audi “Vampire Party”, che prendendo in giro il tormentone Twilight vede i vampiri polverizzati per sbaglio con i fari allo xeno della fiammante automobile e l’adv Volkswagen intitolata “The Dog Strikes Back”, in cui un cane sovrappeso si rimette in forma per poter inseguire l’iconico Maggiolino.
