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Steve Jobs, addio all’ultimo visionario

Steve Jobs, addio all’ultimo visionario

“Stay Hungry. Stay Foolish”
Steve Jobs, il sognatore, è morto a 56 anni, il 5 ottobre 2011, il giorno dopo la presentazione del nuovo iPhone 4S.

Nato in California a Green Bay, il 24 febbraio 1955, si diplomò a 17 anni nel 1972 alla Homestead High School di Cupertino e nello stesso anno si iscrisse al Reed College di Portland, per specializzarsi in informatica, ma dopo un semestre decise di abbandonare l’università.

Il 1 aprile 1974 Jobs e l’amico di sempre Steve Wozniak fondarono la Apple Computer e il primo modello prodotto fu l’Apple I.

E’ il 1977 quando Apple lancia il primo personal computer della storia, un oggetto pensato per lo svago e l’intrattemimento, accessibile a tutti e che segnò il primo passo della rivoluzione tecnologica firmata Jobs.

Qualche anno dopo a seguito dell’insuccesso del lancio di Apple III e degli attriti con John Sculley, nel 1985, Jobs venne licenziato dalla società che lui stesso aveva fondato.

Deciso a riprendere in mano la sua vita si lanciò nell’impresa di fondare altre due società NeXT Computer e Pixar, adesso lo studio di animazione più famoso al mondo, e dieci anni dopo, nel dicembre del 1996, NeXT acquisì Apple e Jobs tornò alla guida della società.

Da li la storia è nota ai più.
La tecnologia sviluppata da NeXT diventa il cuore pulsante della rinascita di Apple e nel giro di pochi anni ha preparato il mondo ad attendere trepidante le rivoluzioni marchiate con la mela.
iPod e Itunes e poi ancora l’iBook (2004), il MacBook (2005) ed il G4 (2003/2004), poi l’iPhone e l’iPad.

La storia di Jobs è stata segnata anche dalla malattia e dalla sua voglia di vivere.
E’ l’agosto del 2004 quando gli viene diagnosticato il cancro al pankreas. Nonostante le difficoltà continua a lavorare e a lottare portando Apple ad essere l’azienda con maggior valore al mondo e in continua espansione fino al 24 agosto del 2011 quando lascia, perchè costretto, la guida della Società, passando il timone a Tim Cook.

Sulla home page del sito della compagnia si legge “Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple”.

“Steve era tra i più grandi innovatori americani – ha detto il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e noi siamo rattristati dalla notizia della sua morte. Era coraggioso abbastanza da pensare in modo diverso, audace abbastanza da credere di poter cambiare il mondo e talentuoso abbastanza da farlo”.

“Sono pofondamente rattristato – ha dichiarato il fondatore di Microsoft Bill Gates Steve e io ci siamo incontrati 30 anni fa e siamo stati colleghi, concorrenti e amici per oltre metà delle nostre vite”.

Steve Jobs ha fondato la Apple ma non solo.
La sua vita, il suo carisma, la sua caparbietà e la sua forza di volontà hanno cambiato il modo di vedere il mondo.

Il suo celebre discorso tenuto alla cerimonia di laurea della classe 2005 dell’Università di Stanford ha fatto il giro del mondo fonte d’ispirazione per chi sogna di fare qualche cosa di grande ma anche per chi qualcosa di grande l’ha già fatto ma non ha smesso di voler migliorare.

Siamo sicuri che ieri mattina davanti allo specchio Steve Jobs abbia ripetuto “se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?” e, forse non con troppa convinzione, abbia risposto certamente sì.

“Siate affamati, siate folli” meglio non perdere l’occasione di fare la differenza “dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario”.

Steve Jobs - “Stay Hungry. Stay Foolish”