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Stella McCartney campagna collezione Inverno 2017: l’eleganza al servizio dell’ambiente contro spreco e consumo

Stella McCartney campagna collezione Inverno 2017: l’eleganza al servizio dell’ambiente contro spreco e consumo
Stella McCartney presenta la nuova campagna per la collezione Inverno 2017,  realizzata in una discarica scozzese allo scopo di dare risalto alle questioni legate allo spreco e al consumo

Stella McCartney, marchio di lusso lanciato dall’omonima designer nel 2001, si distingue per lo stile che amalgama sapientemente linee decise, look sensuale e nel contempo confortevole. Il brand dice no a pelli e pellicce per le sue creazioni, condivide i valori etici della designer – vegetariana da sempre – e si ritiene responsabile delle risorse utilizzate e dell’impatto di queste ultime sull’ambiente.
La nuova collezione è perfettamente in linea con l’impegno della designer a favore della sostenibilità, rispetto e responsabilità nei confronti dell’ambiente: la campagna Inverno 2017 è stata realizzata in collaborazione con l’artista Urs Fischer e la fotografa Harley Weir, e affronta il tema dei rifiuti e dei consumi. Lo scenario che fa da cornice agli scatti è il paesaggio artificiale di rifiuti abbandonati lungo la costa orientale della Scozia, accompagnati dalle illustrazioni di Fischer, e veicolano perfettamente il messaggio dell’etica di Stella McCartney.
C’è la carcassa di un’automobile in disfacimento sullo sfondo, una vasta discarica e un centro di raccolta per i rifiuti domestici: tre immagini che rappresentano plasticamente il problema che stiamo lasciando in eredità alle generazioni future. Il nostro pianeta è afflitto da problemi di spreco e consumo causati principalmente da prodotti “monouso” e “usa e getta”, una vera e propria piaga per l’ambiente.
 
Con questa campagna pubblicitaria intendiamo rappresentare chi vogliamo essere e come ci comportiamo” – spiega la nota designer – il nostro atteggiamento e il percorso collettivo che abbiamo intrapreso. Gli ambienti plasmati dall’uomo sono scollegati dalle altre manifestazioni della vita e dal pianeta, una sorta di mondo parallelo che spiega l’esistenza dei rifiuti