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Riccardo Muti al Festival di Salisburgo 2013

Riccardo Muti al Festival di Salisburgo 2013

Il 29 agosto con il Nabucco

Dopo l’incredibile successo al Ravenna Festival 2013 e al Teatro dell’Opera Roma, il Nabucco diretto dal nostro Riccardo Muti è pronto ad incantare anche al Festival di Salisburgo, una delle più importanti e prestigiose manifestazioni dedicate alla musica classica e all’opera lirica del mondo.

Il Festival, che ha aperto il sipario lo scorso 19 luglio e terminerà il 1 settembre, non poteva esimersi dal festeggiare il bicentenario verdiano.

Ecco che il 29, 31 agosto e 1 settembre, per chiudere le sei settimane di musica, opere e pièce teatrali, è in programma il Nabucco in forma di concerto nell’allestimento che ha debuttato a Roma nel marzo 2010 ed è stato riproposto recentemente a Ravenna e nella capitale per alcune repliche, affollatissime ed applauditissime.

Regia, scene e costumi, curati da Jean-Paul Scarpitta e Maurizio Millenotti, non cambiano rispetto al 2010 e la direzione musicale è sempre affidata a Riccardo Muti, che ha eseguito l’opera decine di volte.

Festival di Salisburgo 2013

Nel cast, cantanti di provenienza belcantistica come Francesco Meli (Ismaele) e Sonia Ganassi (Fenena) e il soprano anfibio, ossia in grado di registri molto gravi, come Titiana Serjan (Abigaille), accanto a Željko Lučić (Nabucco) e Dmitry Belosselskiy (Zaccaria).

“Con quest’opera si può dire che sia iniziata la mia carriera artistica”, affermò Verdi in tarda età a proposito della sua terza opera, Nabucco. La prima al Teatro alla Scala di Milano il 9 marzo 1942 si rivelò un tale trionfo per il giovane di Busseto che da quel momento in poi ebbe sempre un posto assicurato nella cerchia dei più celebri compositori d’opera italiani.

Muti è solo l’ultimo artista italiano al Festival di Salisburgo 2013: ecco Daniele Gatti sul podio per i wagneriani Maestri cantori di Norimberga, Antonio Pappano per il verdiano Don Carlo allestito da Peter Stein, e Damiano Michieletto come regista del Falstaff, diretto da Zubin Mehta, che ha conquistato oltre dieci minuti di applausi.