x

x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Renault, scelta green

Renault, scelta green

Intervista a Jaques BousquetOrmai non si può più far finta di niente. L’ambiente in cui viviamo è in continuo pericolo di soffocamento dovuto all’inquinamento, e Renault sembra averlo capito.

Ognuno di noi può, e deve, fare qualcosa. Così le coscienze più sensibili non buttano l’immondizia prima di averla accuratamente suddivisa, per la loro tavola acquistano cibi a kilometro zero, in ogni rubinetto istallano un riduttore di flusso, sul tetto mettono i pannelli solari e guidano un’auto elettrica.

Chi invece non si smuove davanti alla problematica ambientale dovrebbe pensare che, se nel 2007 oltre il 50% della popolazione mondiale viveva nelle città, nel 2050 questa percentuale supererà di gran lunga il 70%.

Questo porterà a un tale inquinamento, acustico e ambientale, a livelli mai visti prima.

Quindi, il modello di mobilità del futuro non può che essere quello elettrico: zero emissioni inquinanti, zero emissioni acustiche.

Svolta green per Renault - Fluence Z.E.“Entro il 2020 – dice Jaques Bousquet, direttore generale di Renault Italiail 10% del mercato mondiale dell’auto, ovvero 5milioni di macchine, sarà elettrico. Per questo Renault ha investito 5miliardi di euro nel progetto “mobilità elettrica” e contiamo in un ritorno entro 5 anni”.

I primi frutti saranno già dai concessionari nei prossimi mesi.
C’è la furgonetta Kangoo Z.E. (sul mercato da fine 2011), ideale per il trasporto merci in città, l’innovativa Urban Crosser Twizy (disponibile da inizio 2012), la grande berlina Fluence Z.E. (da inizio 2012) e la berlina compatta Zoe (dal secondo semestre 2012).

Un deterrente per molti possibili acquirenti è la manutenzione della batteria, voi come pensate di risolverlo?
Effettivamente la gestione e lo smaltimento delle batterie è un grande problema. Così noi abbiamo approntato un sistema di noleggio. Il concessionario Renault diventa anche il gestore delle batterie. Così si premurerà di ritirarle per sostituirle con versioni più avanzate o per smaltirle a fine vita.

Altro problema l’approvvigionamento di energia
Abbiamo stipulato degli accordi con le società energetiche che permetteranno alla nostra rete di vendita di offrire al cliente le diverse modalità di abbonamento per l’accesso alla rete pubblica di infrastrutture di ricarica. Per assicurare piena autonomia di percorrenza ai veicoli, collaboriamo con istituzioni, amministrazioni locali, società elettriche, per contribuire allo sviluppo di una rete di punti di ricarica su tutto il territorio, su suolo pubblico e privato. A partire dal lancio di Renault Zoe nel 2012, e successivamente anche su Renault Fluence Z.E. e Renault Kangoo Z.E., mediante tali colonnine di ricarica, sarà possibile effettuare anche una ricarica rapida dei veicoli, recuperando in tal modo 50 kilometri di autonomia in meno di 10 minuti o l’80% dell’autonomia totale in 30 minuti. A tutt’oggi, l’alleanza Renault-Nissan ha sottoscritto oltre 100 accordi, destinati a preparare i mercati e le infrastrutture per una commercializzazione di massa dei veicoli elettrici a partire dal 2011. In Italia abbiamo stretto accordi con tre fra i principali operatori energetici, Enel, Hera e A2A, e siamo parte attiva nel progetto pilota E-Moving in corso nelle città di Milano e Brescia.

L’autonomia di un’auto elettrica non permette grandi spostamenti quali proposte pensate di fare ai governi per agevolare la mobilità elettrica?
Noi portiamo degli esempi concreti. Uno viene dai paesi nordici. Lungo l’autostrada che collega la Svezia alla Norvegia i diversi gestori di energia hanno stretto un accordo per una fornitura continua su tutta la tratta. Nel nostro Paese la regione Emilia-Romagna ha realizzato un progetto di interoperabilità fra i diversi gestori di energia così da coprire l’intera rete stradale. Questo per significare che se si vuole creare una rete capillare di colonnine si può.

Alessandra Iannello