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Pratesi: il lusso scopre una nuova dimensione

Pratesi: il lusso scopre una nuova dimensione

Federico Pratesi si racconta in un’intervista esclusiva«Una nuova dimensione dello chic», così Federico Pratesi ha definito il progetto di line extension avviato dalla storica casa di biancheria fondata in Toscana nel 1906. Borse e teli per il mare, candele, plaid, essenze, una collezione di prodotti caratterizzati dalla qualità dell’atelier, ma facili da acquistare e regalare perché il prezzo non supera i 150 euro.

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«Un lusso diverso che non rinnega il passato, ma si esprime in oggetti raffinati ed eleganti per attirare l’attenzione dei giovani. Me li immagino davanti alle nostre vetrine commentare” bello lo voglio”. Un po’ come è successo all’esposizione in showroom durante la Design Week», racconta Pratesi, che spiega: «Le tre installazioni Abitabito (link ad articolo già pubblicato) interpretavano tre abiti-stanza realizzati con i nostri tessuti e rappresentano la formula del programma di espansione: realizzate in collaborazione con la scuola di eccellenza di attività visive Tam Tam, sono nate dalla scambio progettuale di gruppi di lavoro eterogenei. Ecco, parte del nostro piano di rilancio si basa sull’apertura ai talenti provenienti da tutto il mondo, capaci di tradurre e raccontare una storia che dura da 111 anni a chi non ci conosce ancora o a una clientela che vuole vivere in maniera differente il lusso».

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E in effetti, proprio questo segmento di fascia alta sta affrontando grandi cambiamenti nei consumatori: si affacciano i più giovani e la regola è il multicanale. Così, una nuova vena creativa entra in Pratesi per conquistare altri target, allargare il mercato e presidiare nicchie diverse, grazie anche a un Made in Italy del “bello e ben fatto” ossia accessori e regalistica di fascia alta ma non di lusso, destinati alla borghesia globale top-spender. Con un elemento di distinzione: la famiglia arrivata alla quarta generazione continua far coincidere il proprio nome con quello del brand a garanzia dei valori originari. Un fattore fondamentale per mantenere la coerenza nello stile e l’alta reputazione, sebbene di solito la family ownership limiti la possibilità di espansioni significative. «L’obiettivo è raddoppiare il fatturato di 15 milioni di euro in cinque anni. Certo, intraprendere una simile crescita con un brand dalla grande notorietà, persino maggiore dell’azienda stessa, è impensabile e troppo rischioso al giorno d’oggi. Per passare da una dimensione di atelier a una realtà produttiva più strutturata, e-commerce compreso, ci faremo accompagnare da partner finanziari molto solidi. Le idee le abbiamo, il nome c’è ed è un’identità molto forte, ma fare tutto in casa da soli non sarebbe buona strategia per cogliere le opportunità di licenze e joint venture», conclude Federico Pratesi.

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