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Prada diventa anti-pelliccia, nuova politica in vigore da Primavera / Estate 2020

Prada diventa anti-pelliccia, nuova politica in vigore da Primavera / Estate 2020

La casa di moda italiana Prada ha annunciato che smetterà di usare la pelliccia nelle sue collezioni. Il divieto entrerà in vigore a settembre per le collezioni femminili primavera / estate 2020, anche se gli articoli che sono già stati realizzati continueranno ad essere venduti. La manovra è avvenuta in collaborazione con la Fur Free Alliance, una coalizione internazionale di oltre 40 organizzazioni di protezione degli animali che lavorano insieme per porre fine alla crudeltà sugli animali.

In una dichiarazione rilasciata ieri, Miuccia Prada, la direttrice artistica della maison che include Miu Miu, ha dichiarato: «Il Gruppo Prada è impegnato nell’innovazione e nella responsabilità sociale, e la nostra politica anti-pelliccia è un’estensione di tale impegno. Concentrarsi su materiali innovativi consentirà all’azienda di esplorare nuovi confini del design creativo, soddisfacendo la domanda di prodotti etici».

Prada entra a far parte di una serie di altri marchi che hanno promesso che non sarebbero più andati a caccia, in gran parte in risposta al cambiamento dell’atteggiamento dei consumatori nei confronti del benessere degli animali. L’elenco ora include Gucci, Chanel, Burberry, Versace, DKNY e Coach. Lo scorso settembre, la settimana della moda di Londra si è impegnata anche a vietare la pelliccia, diventando così la prima delle grandi settimane della moda a farlo.

Parlando con il Business of Fashion, Lorenzo Bertelli, responsabile marketing e comunicazione di Prada Group, ha citato la bassa domanda come un altro catalizzatore per la manovra, affermando: «La pelliccia non ha mai fatto parte dei pezzi principali di Prada. Con la pelliccia che ha raggiunto solo lo 0,1% dei materiali utilizzati nella produzione il divieto non avrà molto impatto sul risultato economico di Prada…ma probabilmente darà al marchio di lusso un impulso di marketing».

Prada

Il gruppo per i diritti degli animali People for the Ethical Treatment of Animals ieri ha rilasciato una dichiarazione celebrando la notizia, ma ha anche invitato la casa a fare un ulteriore passo avanti e «seguire le orme compassionevoli di Chanel rimuovendo anche pelli esotiche crudelmente ottenute – tra cui coccodrillo, lucertola e pelli di serpente – dalle collezioni future».

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