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Polo, l’Open de France 2009

Polo, l’Open de France 2009

Sport, relax e lusso a due passi da ParigiCon la fine dell’estate arriva anche la fine della stagione di polo estivo nei nostri emisferi. Dopo mesi passati a girare per location esclusive, a battersi con classe e sportività per il titolo di campioni, a godersi la compagnia di coloro che condividono questa grande passione, è giunto il momento per i cavalli di fare un meritato riposo e per i giocatori di incominciare a programmare le loro gare invernali; chi in Sud America, chi sulla neve.

Il mondo del polo è però un mondo spettacolare e dunque, come in tutte le situazioni scenografiche, ci si aspetta un gran finale. A Chantilly, alle porte di Parigi, questo è esattamente quello che è accaduto: durante le prime tre settimane di settembre infatti, dieci squadre si sono incontrate e scontrate per portarsi a casa il titolo di vincitori del Jaeger LeCoultre Open de France 2009.

Nella bellissima Ferme d’Apremont, dove ha sede il Polo Club di Chantilly, luogo scelto da giocatori parigini e non solo, c’è stato gran fermento. Più di duecento cavalli, giocatori, pubblico, sponsor; match tutti i giorni ed eventi a bordo campo che hanno entusiasmato non solo coloro che hanno legami diretti con questo sport unico, ma anche coloro che sono venuti per godersi le soleggiate giornate autunnali.

Sul terreno di gioco la vittoria è andata al team Saint Mesme della coppia padre-figlio Birger e Robert Strom che hanno battuto di un solo gol In the Wings, del francese Andre Fabre, tenendo i numerosi spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo.
A bordo campo, la vittoria è invece andata alla voglia di rilassarsi, di godersi questo gioco spettacolare, di divertirsi, di passare una giornata all’insegna dello sport, della natura e, sì, anche del glamour. E quale modo migliore per rappresentare questo stile di vita, al contempo rilassato ed elegante, che non un picnic sui curati prati del club? A lato del terreno che ha ospitato la finalissima, file di auto di lusso hanno fatto da cornice alle tovaglie stese a terra; bottiglie di champagne e cibi prelibati hanno allietato i palati di appassionati di polo di ogni età e nazionalità, giunti per respirare quest’aria esclusiva e ammirare uno sport, certo di evocare memorie di altri tempi.

Perché anche questo fa il polo: evoca memorie di tempi passati; tempi in cui tradizione ed eleganza erano un must. Da un punto di vista tecnico, questo sport è in continua evoluzione: materiali più tecnici, cavalli più veloci, allenamenti più mirati, ma ciò nonostante mantiene quelle caratteristiche che lo rendono seducente, affascinante e in grado di trasportare chi fa parte di questo mondo non solo oltre i confini geografici, ma anche indietro nel tempo.

Allegra Nasi

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